Droga nelle scuole di Colle Sapone ragazzi ai servizi sociali

Sedici, diciassette anni, l’età dei clienti. Tra 20 e 25 quella degli spacciatori. Studenti gli uni e gli altri. E a dirigere il traffico, la regìa di albanesi e tre giovani studenti aquilani, finiti in manette nell’ambito dell’operazione Spread, portata avanti dagli agenti della sezione narcotici della Squadra mobile nell’estate del 2012. La vicenda ha avuto un epilogo nelle aule di giustizia minorile. I tre minorenni, all’epoca dei fatti, assistiti dagli avvocati Paolo D’Amico e Gianluca Racano, sono stati ammessi alla cosiddetta messa alla prova da parte del giudice del Tribunale. Saranno ora i servizi sociali a stabilire come i tre minorenni dovranno espiare il grave reato. Se la prova andrà bene, il magistrato emetterà la sentenza di non luogo a procedere (la vicenda giudiziaria si trova nella fase dell’udienza preliminare), se al contrario i giovani otterranno un responso negativo, dovranno affrontare il processo. L’inchiesta aveva portato alla luce un fiorente spaccio di droghe tra cui anche cocaina regolarmente consumata anche nei bagni di istituti superiori della zona di Colle Sapone durante la ricreazione. L’operazione aveva portato all’arresto di due ventenni aquilani (un ragazzo e una ragazza) e di due albanesi di 25 e 21 anni. Arresti domiciliari per un altro aquilano di 26 anni. Obbligo di dimora per un 29enne, anche lui aquilano. Altri 11 maggiorenni erano stati denunciati, tra loro anche due minorenni. Un’indagine chiamata Spread dal nome in codice che i ragazzi avevano dato alle sostanze stupefacenti spacciate: marijuana, hashish e cocaina. «Ma passi stamattina a scuola?», «non posso, devo avere un’interrogazione e non so niente, infatti sto in garage almeno ripasso qualcosa. Se vuoi ci vediamo a ricreazione». Queste alcune delle intercettazioni ambientali di minorenni che si muovevano su taxi per non destare sospetti ed essere fermati dalle forze dell’ordine, mentre spacciavano le sostanze stupefacenti fuori gli istituti superiori finiti nel voluminoso fascicolo.

  



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