Il consigliere Cram Svizzera Enzo Alloggia attaccato da Chiodi replica dopo Rimborsopoli

L’inchiesta “Rimborsopoli” che vede indagati Gianni Chiodi e i suoi assessori meno Giandonato Morra e molti consiglieri compresi tre d’opposizione – è arrivata pochi giorni dopo la conferenza in cui Chiodi attaccò a sorpresa i membri nel Cram degli abruzzesi nel mondo, settore dell’ente che in 5 anni non si è visto assegnare fondi, tranne quelli necessari per riunire la Consulta come per legge. Chiodi, in particolare se la prese pubblicamente con Enzo Alloggia (Cram Svizzera), reo di tempestare il governatore con continue richieste di soldi via e-mail. Alloggia, a differenza di altri colleghi Cram, nei giorni successivi non replicò. Lo ha fatto all’indomani della notizia sull’inchiesta che colpisce gli amministratori regionali proprio nei viaggi in Italia ed estero in cui avrebbero speso soldi pubblici anche per accompagnatrici non facenti parte né della Regione e, a quanto emerge dalle indiscrezioni stampa, nemmeno del proprio nucleo familiare. Alloggia s’è vendicato scrivendo una lettera pubblica a Chiodi, dove, si legge, “aldilà se le accuse… sono vere o false… in questi primi giorni del 2014 la bellissima immagine della nostra amata regione all’estero è andata un po’ in declino, per primo dopo le tue dichiarazioni sul Cram, per secondo lo scandalo al Comune dell’Aquila e per terzo l’accusa che vi è stata notificata per le vostre ‘spese pazze’”. E ancora: “Nella tua intervista sul bilancio hai fatto il mio nome che chiedevo soldi ma non hai detto il perché. Se avessi detto che servivano per scambi culturali con il paese che ci ospita per realizzare una mostra di quadri impressionisti a L’Aquila per rilanciare la città e realizzare un Ostello della Gioventù Cram per i giovani oriundi abruzzesi ed emigranti anziani” di rientro “che vorrebbero rivedere la loro terra d’origine, forse ci avresti fatto più bella figura. Invece a noi emigranti ci hai fatto passare per dei parassiti”, ma “visto le accuse” notificate “noi abruzzesi all’estero ne usciamo a testa alta”. “Con noi hai sbagliato di grosso”, prosegue Alloggia (nella foto, sorride ironicamente mentre osserva Antonio Razzi, anche lui emigrato in Svizzera, quando erano insieme nel Cram), Il primo sbaglio: “Quello di affidare l’Emigrazione a una persona incompetente (Mauro Febbo, ndr): ne abbiamo avuto prova nell’ultima riunione del Cram in Belgio quando non ha partecipato alla posa della Targa ricordo e della Corona alle Vittime di Marcinelle. Eppure, il presidente Cram, era in Belgio”. E infine ricorda i “6-10 milioni di euro arrivati in Abruzzo da tutto il mondo per il terremoto: io nel mio piccolo con l’aiuto della Feas Svizzera e altri amici all’estero, siamo riusciti a rendere agibile una chiesa nella mia Camarda (Aq)”, dove a maggio “inaugureremo un Centro polivalente e tutto questo senza l’aiuto” pubblico “e di sicuro realizzeremo anche la mostra e l’Ostello Gioventù senza il vostro aiuto, probabilmente con l’apporto della nuova amministrazione regionale che risulterà (speriamo non voi uscenti)”.

 



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