Contratto di servizio del Centro turistico sì della commissione

Posted by Antonio Giampaoli | 2014-02-05 | Commenti: 3 | Letto 987900 volte     Image Sample

 Approvato dalla commissione consiliare bilancio il contratto di servizio del Centro turistico del Gran Sasso. Il provvedimento è stato inserito tra i punti all’ordine del giorno del consiglio comunale in programma domani. Si tratta dell’assegnazione al Ctgs di 510mila euro per il 2014, da parte del Comune, che serviranno per la gestione della funivia di Fonte Cerreto, a cui dovranno aggiungersi i 250mila euro provenienti dalla Regione. La somma viene calcolata in base ai chilometri percorsi dall’impianto della stazione di Campo Imperatore durante l’anno. «Un atto dovuto», spiega il presidente della commissione Giustino Masciocco, «visto che il contratto era scaduto il 31 dicembre e andava rinnovato. Ora il provvedimento sarà discusso, per l’approvazione finale, in consiglio». Alla commissione bilancio, ieri mattina, ha partecipato anche il sindaco Massimo Cialente, che ha riferito sul piano di rilancio della montagna aquilana, confermando che i 10 milioni dei fondi Cipe, già assegnati all’ente, saranno girati nella casse comunali dall’ufficio speciale per la ricostruzione non appena sarà completata l’erogazione del milione e mezzo destinato all’aumento del capitale sociale dell’azienda. Finora, per ripianare il debito, il Comune ha trasferito alla società partecipata una prima tranche di 378mila euro. Con i 10 milioni si potrà dare il via ai primi interventi già programmati, che riguardano la sostituzione della seggiovia delle Fontari e la costruzione di una nuova cabinovia a Montecristo. «Stanno per partire i bandi per l’aggiudicazione delle opere già inserite nel cronoprogramma», annuncia Cialente, «e in settimana incontrerò di nuovo l’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri». Resta da sciogliere il nodo sull’operazione con cui Invitalia dovrebbe entrare nella società del Centro turistico, attraverso la cessione di un ramo d’azienda, per poi aprire la strada alla privatizzazione. Un’operazione su cui ormai sono in pochi a scommettere.

- da Il Centro -
 



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