GLI ABRUZZESI NEL MONDO, MINI INTERVISTE, PARERI E IMPRESSIONI NEL DOPO CONFERENZA CHIODI

- (di Stefano Leone) - Nella bolgia che abbiamo descritto già ampiamente in altro articolo pubblicato dal nostro giornale, nell’immediato dell’evento della conferenza stampa di Chiodi, siamo riusciti a catturare il presidente dopo un inseguimento durato minuti. Nonostante due ore di conferenza stampa, circa mezz’ora di interviste per radio e tv, Gianni Chiodi si sofferma con noi con il suo consueto garbo e accetta di interloquire. Presidente, qualche giorno prima che venisse fuori la faccenda per la quale oggi tutti parlano, lei ebbe parole molto dure nei confronti del CRAM, (Comitato Regionale Abruzzesi Mondo), dicendo testualmente “Basta gite”. La cosa non piacque alle comunità degli abruzzesi nel mondo e, in particolar modo, al rappresentante della Svizzera, Cav. Alloggia, da lei citato nell’occasione. Qualche giorno ed è stata bufera per lei e buona parte della sua Giunta. Cosa si sente di dire ora in proposito? “Che mai mi ha solo sfiorato l’intento di offendere i nostri corregionali che sono nel mondo. Loro hanno sempre rappresentato e continueranno a rappresentare la nostra storia, cultura e tradizione. Il mio riferimento era indirizzato ai miei esponenti e rappresentanti dell’Ente Regione e non certo agli abruzzesi che si riuniscono per organizzare eventi e manifestazioni per l’Abruzzo. Sono conscio delle loro iniziative e stimo il loro operato. Il mio intendimento era riferito all’intento di mettere fine ad una abitudine di parte di esponenti della Regione che vanno in missione istituzionale per una settimana all’estero per partecipare ad eventi del CRAM. Il concetto ci viene ribadito anche da Giuseppe De Dominicis, portavoce di Gianni Chiodi: “Il presidente mai ha avuto intenzione di riferirsi agli abruzzesi all’estero. Noi tutti, e lui per primo, sappiamo quanto fanno per la nostra regione. Non ultimo è l’esempio della raccolta fondi per il sisma del 2009. Il presidente intende regolamentare le missioni degli appartenenti all’Ente Regione e, a questo era riferita la frase ”. Una impressione, sulla questione che sta portando l’Abruzzo all’attenzione nazionale per i rimborsi, la chiediamo anche al Presidente della Provincia di L’Aquila Del Corvo. “E’ un clamore esagerato a mio avviso, -ci dice Del Corvo-, esagerato perché su decine di viaggi istituzionali che tutti noi facciamo, può capitare di mettere a rimborso una ricevuta con su scritto due pasti quando la missione è, magari, del solo presidente o altro delegato. Ad esempio può essere benissimo l’autista che, certo, non lo si lascia in macchina ad aspettare se si va a pranzo. Dunque, bisogna scindere le questioni. L’errore in buona fede oppure il malaffare vero e proprio. Ma li siamo in un altro aspetto della questione. E, non mi sembra che sia questo il caso”. Intercettiamo anche Lorenzo Sospiri, consigliere regionale molto vicino a Chiodi, al quale chiediamo un parere. Lapidario ci dice, “Non parlo. Ho già parlato troppo”. Per quale motivo ritiene di aver parlato troppo? “Perché al momento non intendo più dire oltre ciò che ho già affermato. Intendo prima parlare con Di Florio, (il Pm che insieme al collega Bellelli si sta occupando di rimborsopoli), poi dirò fino in fondo la mia”.

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