La realizzazione di un circuito cicloturistico sul tracciato dell’ippovia del Gran Sasso.

Nascerà, così, nell’area protetta il primo sistema cicloturistico di montagna.

 Il bando era stato pubblicato già alla fine del marzo scorso, ma il terremoto aveva bloccato tutto.
 «Ora il bando è stato riproposto» afferma il Parco «nell’auspicio di stimolare e dare un contributo alla ripartenza dell’economia locale, con l’obiettivo programmatico di consolidare la nostra presenza sul territorio, attraverso l’azione del gestore locale. A quest’ultimo il bando richiede, infatti, anche una particolare e frequente cura nella manutenzione dei sentieri e di valorizzare ulteriormente le specificità territoriali, esplicitando efficacemente, attraverso una segnaletica studiata ad hoc, livello di difficoltà dei percorsi e il loro interesse naturalistico, storico e culturale».
 Come base operativa per l’avvio del programma di gestione sono stati individuati, dai tecnici dell’ente, 14 percorsi ciclabili strategici che - ritagliati lungo il tracciato dell’ippovia - ne seguono il percorso ad anello intorno al massiccio del Gran Sasso attraversando territori a diverse quote e collegando borghi come Campotosto, Capitignano, Arischia, Assergi, Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio Calvisio, Capestrano, Castel del Monte, Castelli, Forca di Valle, Pietracamela, Paladini, Cervaro e Cortino.
 Su di essi e sui percorsi futuri, il concessionario dovrà garantire un sistema di servizi integrati, che vanno dal noleggio al ricovero delle biciclette, alla manutenzione, all’assistenza tecnica. Il bando, che scadrà il 25 febbraio, è pubblicato sul sito internet www.gransassolagapark.it.



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