Misteri Aquilani: il Rosone di Santa Giusta - di Sante Acitelli -

Riporto  due articoli di Paolo Cautilli e Michele Proclamato, studiosi dell’esoterismo aquilano. L’Aquila! Città fotocopia di Gerusalemme, città templare, città che riproduce le stelle della costellazione dell’aquila, città a metà strada tra Chartres e Gerusalemme e tanti altri misteri ancora….

  La primitiva chiesa di Santa Giusta è in massima parte ancora presente nonostante tre fortissimi terremoti e dopo quest’ultimo , ci auguriamo che il prossimo restauro sia un ripristno liberatorio delle sovrastrutture soffocanti in grado di seguire i dettami del grande architetto ,Gustavo Giovannoni. Questa chiesa, nel progetto Federiciano di una città costruita sulla pianta di Gerusalemme, occupa il posto del Tempio di Salomone . Infatti è costruita come chiesa capoquarto. La parte più stupefacente è il meraviglioso rosone che è sicuramente opera degli stessi maestri che adornarono molte chiese aquilane nella metà del tredicesimo secolo. Vièppiù il dettaglio strabiliante di cui parleremo, dei Telamoni, nello stile artistico dimostrano essere opera della bottega di Benedetto Antelani. Considerando il rosone nella sua totalità, come organismo preso nel suo insieme , che ristabilisce un’equilibrio energetico, siamo davanti ad un arcobaleno di pietra , che indiscutibilmente arriva all’anima di ogni osservatore, cosciente che sia. Osservando i Telamoni, dodici, tutti in pose contemplative, sovviene l’idea dell’antica sapienza taumaturgica, delle miracolose guarigioni ottenute dall’imposizione delle mani su un corpo malato. Un potere che ebbe Gesù, i Santi, ma anche i grandi asceti delle altre religioni. Dai Telamoni partono dodici ramificazioni che convergono in un centro floreale, il punto da dove partono queste ramificazioni in stile gotico è interessantissimo, in sette di queste Figure, sorge da sopra la testa, dal vertice della spiritualità, cioè aleggia dal punto che nella cultura orientale è tramandato come Chakra Corona. ” Come sotto così sopra” dicevano gli alchimisti, ed infatti i Cinque Telamoni superiori nello stesso concetto dei Chakra, cioè quello basale situato alla base della colonna vertebrale, hanno sorgente l’ennesima ramificazione verso il centro del rosone. Il significato di questo simbolismo è nel rapporto dell’umano col divino, a creare dentro di sè un vuoto puro distaccato dalla realtà terrena e dagli assilli quotidiani verso un risveglio delle capacità superiori che quasi sempre neppure sappiamo di avere. Dalla realizzazione di questo capolavoro scultoreo, sono passati otto secoli, e non ha perso il suo valore d’invito all’essenza spirituale tramite l’energia vitale. Bisogna rammentare che mentre oggi i vescovi fanno proclami contro il sincretismo; il Cristianesimo fu una sincretizzazione assoluta delle religioni comprese nel Regno Romano. Oggi la verità usa l’implacabile mezzo, che è internet, per imporsi ed è la penosa fine di chi atteggiandosi ad uomo di studio non è stato nè giusto nè obbiettivo.

Quando leggo di Rosoni devo dire che difficilmente riesco a stare in silenzio. Quando poi di Rosoni parla il sapiente Paolo è per me impossibile rinunciare ad un doveroso commento in questo caso sinteticamente più una postilla che un articolo per rispetto al succitato. Vedere in un Rosone “TUTTO” come successe a me cinque anni fa, ve lo assicuro è la cosa più semplice di questo mondo se, e ripeto se, la “nostra” anima ” non è completamente ottenebrata da un quotidiano, quello aquilano oggi ne è una quint’essenza, fatto solo di ” BIECO MATERIALISMO”. Eppure millenni fa, in ritardo già di millenni, vi erano maestri del pensiero, oggi non più nostri maestri, in grado di spiegare come proprio l’animo umano fosse capace, durante le sue trasmigrazioni, di avvicinarsi al quel “cielo” della perfezione, dove, tutto è immobile e uno, ma da cui tutto deriva infinitamente molteplice. Quell’Iperuranio di memoria Platonica è il vero responsabile di quell’afflato cosmico, posto giustamente in tutti noi da un DIO meravigliosamente immanente e panteista, che ci affascina attraverso un’ opera come il rosone di Santa Giusta. Un opera capace, come molti dei rosoni cittadini, di ricordarci come una Monade possa creare forme infinite, musicalmente definite da una docecafonia oggi Telamonica. E per quanto tutto ciò possa sembrare l’inutile retaggio di un sapere ormai altrettanto inutile, “vorrei informare”, voi, miei concittadini aquilani, che da alcuni anni ormai una “certa” scienza astronomica ( vedi Battaner) ha stabilito come la materia galattica si disponga rispettando geometrie specularmente simili a quelle di un semplice, dimenticato, ed inutile rosone.Vorrei dirvi che lo sviluppo spiralico del nostro DNA è perfettamente complementare al Chakra citato. Potrei aggiungere che lo stesso non è altro che una serie di frequenze in pietra ben precise provenienti proprio da quel “cielo” greco tanto perfetto e ignorato da essere oggi, guarda caso, ufficialmente spacciato come ” TEORIA delle STRINGHE”. Capisco che questo non sia esattamente il momento giusto, come il luogo più adeguato, ma continuo a domandarmi perchè un passato ricco di una scienza spiritualmente perfetta come quella dell’OTTAVA abbia donato tante ricchezze conoscitive ad un posto magico come l’Aquila costretto da molti , ma non tutti, a diventare oggi, dopo ciò che è successo,ancora luogo di indifferenza e superficialità.

cifone

 



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