Una breve riflessione...desolante e deprimente!!! - di Franco Sabatini -

...buongiorno Antonio, un caro saluto in compagnia di un beneagurante prosieguo di giornata a Te, i Tuoi cari, la redazione di "Assergi racconta" e tutti i Suoi lettori...dopo aver letto l'"accorato" intervento del mio caro cugino Gianfranco e il dotto e piacevole commento della Signora Eugenia, nonchè, l'intervento di qualche giorno fà sullo stesso argomento dell'amico Roberto Carpi, mi associo fortemente ai loro pensieri con una breve riflessione...è desolante e deprimente!!!...in particolare dopo il tragico evento sismico del 6 Aprile 2009 che ci ha resi tutti un pò più "vulnerabili" sotto il profilo materiale e soprattutto psicologico, ma non ancora pienamente consapevoli del nostro essere "piccoli", nel nostro breve e momentaneo percorso di vita terrena di fronte e nel rispetto del mistero della vita, poichè, credo che l'immensa sciagura che ha colpito in particolare il nostro territorio Aquilano, resterà impressa nei nostri occhi e nelle nostre menti come un segno "indelebile" che nemmeno il tempo riuscirà mai a cancellare, ma ne potrà soltanto allentare e alleviare il triste ricordo,...ripeto che è desolante e deprimente, percorrere le stradine interne al nostro pur sempre incantevole ed "invidiato" centro storico di Assergi!!!;...leggo nelle parole di mio cugino Gianni una certa "sofferenza" testimoniata ancor più dal fatto che, Lui e Gabriella, la Sua dolce metà di una vita trascorsa insieme, aveva deciso di andare in pensione, proprio qualche mese prima del terribile evento, per poter dedicare un pò più di tempo nel tornare da Roma nel loro "nido" del Suo paese natìo che, con tanto amore, entusiasmo e importanti "sacrifici" economici avevano ristrutturato fino a farlo diventare una semplice, "gustosa" e piacevole "bomboniera";...purtroppo, al dì là della "desolazione" che oggi Ti assale quando percorri quelle stesse stradine che tanti ricordi nei secoli portano con sè,...quando le stesse, erano un via vai continuo di tutti gli Assergesi che vivevano dentro "Le Mura"e ne uscivano fuori per andare soprattutto nel lavoro dei campi e accudire gli animali nelle stalle, anche perché, credo unico esempio in Italia, la particolarità era di avere un centro fortificato di sole abitazioni ed un altro centro strutturato in aggregato di sole stalle e pagliai,...quelle "Mura"che oggi risplendono di nuova luce dopo i laboriosi, qualificanti e riusciti interventi di restauro ai quali spero a breve seguiranno i lavori di riqualificazione e qualificazione delle aree verdi circostanti,...quando le stesse, risuonavano festose delle grida gioiose dei bambini che giocavano a pallone, a palline, a nascondino, a cane e lepre, a croce e testa, a sbattimuro, a cerchio, a carte e figurine nei piccoli terrazzi degli androni delle case e tutti gli altri indimenticabili antichi giochi,...quando le stesse, erano inondate di piacevoli e profumati odori che provenivano dalle semplici cucine delle modeste case sempre con la chiave nella toppa della porta in una vera "condivisione" e solidarietà tra tutti i membri della Comunità,...quando le stesse, venivano inondate dagli indimenticabili profumi che provenivano dagli antichi forni "comuni", l'ultimo dei quali quello di piazza San Franco dove, ogni giorno, a turni settimanali le Donne, con la tavola sulla testa sopra la "sparra" con incredibile senso dell'equilibrio colma di filoni di pane e qualche pizza portavano a cuocere, preparati sapientemente e tenuti a lievitare il giorno prima vicino al calore del camino, e dove noi ragazzi aspettavamo con impazienza ogni turno di cottura per poter gustare quei croccanti e gustosi "frammenti" di pasta che veniva messa intorno alla bocca del forno per non far uscire il calore e che, diventava riferimento di cottura del pane che poi, ci veniva gentilmente offerto dalla instancabile "fornaia" zia Cesarina,...quando le stesse, venivano percorse dal rumore dei ferri degli infaticabili asini, ma solo per il tempo strettamente necessario per scaricare la legna, le "pionce" piene di uva, i sacchi di grano e di patate da rimettere in cantina e che, con il loro encomiabile contributo sostenevano il lavoro degli uomini e delle donne che con il sudore della fronte "affrontavano" veramente il duro e pesante lavoro del "vivere" quotidiano,...quando le stesse, venivano inondate dall'odore del fumo della legna che ardeva nel camino di ogni casa per tutti i giorni dell'anno, poichè allora serviva, oltre che come unico elemento da riscaldamento, anche per cucinare alla antica "cottora" sia per la famiglia che le patate per i maiali che allora erano posseduti da ogni famiglia in quanto sostegno alimentare prioritario,...quando le stesse, nel mese di Ottobre venivano inondate dal gradevole profumo dei mosti che provenivano dalle cantine dove si era intenti a pigiare l'uva con i piedi, spesso scalzi e, dove noi ragazzini accorrevamo in massa per divertirci e magari assaggiare la dolce essenza che fuoriusciva dalla pigiatura del torchio e, successivamente veniva fatto bollire dentro grandi "cottore" per mantenere il più possibile la gradazione del vino nel corso dell’anno e, anche lì, continuamente "schiumato" e passato su un panno di lino si poteva assaggiare una dolcissima crema di vino che io chiamavo "la coletta",...quando le stesse, erano percorse ogni giorno dalle "intrepide ed infaticabili" Donne che con il loro consueto carico sulla testa s'incamminavano verso il fiume per andare a lavare i panni e poi stenderli lungo i prati per farli asciugare al sole e, solo dopo far ritorno a casa in tarda sera e preparare la cena,...quando le stesse, erano “specchio” ed esempio di una attenta pulizia e cura che veniva costantemente eseguita prima di tutto da ogni abitante e da una persona incaricata stabilmente dal Comune, quando non si pagavano le “tasse” ma c’erano i “Servizi”, al contrario di oggi dove sempre di più sono le “tasse”, spesso ingiuste, inique ed incomprensibili proprio per il venir meno dei dovuti e non erogati conseguenti “Servizi”;… ecco, sono soltanto alcuni dei bellissimi ricordi che "ri-affiorano" nella nostra mente, anche se vissuti in anni, per dirne una, dove i Tuoi pochissimi vestiti spesso "rattoppati" dovevano servire a vestire, come per il passaggio del testimone gli altri fratelli e magari chi più ne aveva bisogno,...quando le stesse, erano costantemente "sorvegliate" da tanti occhi ed orecchie, dove tutti sapevano che eri il figlio di...ma, eri comunque il figlio "comune" da proteggere, sorvegliare, controllare e richiamare all'occorrenza...dove tutti sapevano di "tutti e di tutto" quello che accadeva e, dove il Tuo problema era di "tutti" con il giusto riserbo e la possibile e sentita vicinanza e solidarietà,...certo, raccontate o lette oggi queste cose, per i ragazzi sembra quantomeno irreale, ma voglio poter dire loro che i tempi sono cambiati e, grazie a Dio, forse migliorati, ma sicuramente, ci voleva molto poco, per noi, sorridere alla "Vita" e goderne piacevolmente di quel poco che ci riservava,...sono e restano pur sempre ricordi di un'esperienza dura ma felice di frammenti di vita dove però, nella Comunità, lo spirito del vivere insieme in modo solidale era realmente sentito e presente!!!...bene, dopo che sono stato "stimolato" dai ricordi, oggi viviamo l'amarezza, oltre che per la "consueta" e annosa assenza delle Istituzioni preposte alla cura, manutenzione e dovuta attenzione per i nostri bellissimi paesi, anche con la rabbia e l'indignazione dovuta per questi scellerati, volgari e vergognosi gesti ed azioni predatorie e distruttive, senza alcun rispetto per i nostri "predecessori" che per secoli, con sapienza, spirito di sacrificio e abnegazione sono riusciti a tramandarci questi "tesori", non di valore venale, ma "intrisi" di anni di "storia e di cultura" di cui tutti dovremmo sentirci fieri ed orgogliosi di poterli tramandare a nostra volta alle future generazioni,...se poi a questo aggiungiamo anche le varie scorribande relative ai furti all’interno delle abitazioni in paese e nelle zone limitrofe che si sono susseguite a cadenza ravvicinata e che, mi ha visto coinvolto mio malgrado e “vittima” ancora una volta e per fortuna senza danni come le altre volte in quanto è scattato l’allarme da poco installato e subito si sono precipitati i carabinieri della nostra Stazione di Assergi, ai quali và il mio forte plauso e sentito ringraziamento, uno per tutti al Comandante Giorgio Liaci, per l’attenzione e la preziosa opera di servizio del loro gravoso lavoro, che svolgono con competenza, professionalità e disponibilità, nei limiti delle loro possibilità, a tutela dell’incolumità pubblica, della nostra sicurezza e protezione personale e del controllo del territorio… ecco perchè, come una volta, dobbiamo tornare ad essere tutti vigili "sentinelle" dell'interesse comune per far sì che questi episodi di violenza non s'abbiano più a ripetere, sempre in stretto contatto e collaborazione e con il costante aiuto delle nostre Forze dell'Ordine;…non era mia intenzione intervenire, ma ogni qualvolta scrive mio cugino Gianni, mi stimola a farlo e con particolare piacere,…riassumendo quanto da Lui riportato nel Suo intervento, si potrebbe definire “la guerra tra poveri”, poiché, oggi più che mai la gran parte di Noi fa fatica ad arrivare a fine mese, “strozzati” come siamo da un carico fiscale e da un peso sociale non più sopportabile, purtroppo!!!...ecco, quello che mi premeva dire che il già pesante e drammatico momento economico e sociale che stiamo vivendo con particolare difficoltà, viene ormai troppo spesso aggravato di ulteriori “disagi” come quello dei furti che porta con sé uno stato di paura, angoscia e continua tensione, mista a rabbia ed indignazione per queste continue incursioni che vengono perpetrate a danno delle Tue cose private, dell’interesse e bene comune e violando la Tua riservatezza e serenità!!!...mi fermo qui, invitando tutti a dare il loro contributo di idee, proposte e suggerimenti anche attraverso questo prezioso strumento che il nostro caro amico Antonio con la Sua sempre generosa disponibilità e professionalità mette a disposizione di tutti Noi e in particolare di tutti gli Assergesi sparsi per il mondo che riescono a vivere e conoscere quotidianamente tutti gli eventi ed avvenimenti che avvengono nel loro paese natìo!!!...grazie e a presto!!!...ciao Franco…




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