Nel nuovo santuario di san Gabriele Tre passionisti diventano diaconi

Sabato 22 febbraio, alle ore 16, nel nuovo santuario di san Gabriele, tre passionisti saranno ordinati diaconi dal vescovo di Teramo-Atri monsignor Michele Seccia. I tre religiosi, Piero Berti, 48 anni  di Pescara, Salvatore Frascina, 37 anni di Torricella (TA), Marco Staffolani, 35 anni di Serra San Quirico (AN), sono entrati tra i passionisti in età adulta. Piero era ragioniere in una ditta, Marco Staffolani era ingegnere elettronico, Salvatore frequentava l’università.
Con l’ordinazione diaconale compiranno così un altro passo di avvicinamento al sacerdozio: infatti, il diaconato viene conferito con lo scopo di aiutare il vescovo e i sacerdoti nel servizio al popolo di Dio nella liturgia, nella predicazione e nella carità.
Dopo aver completato gli studi teologici a Roma, attualmente Piero e Salvatore sono impegnati nell’attività pastorale al santuario di san Gabriele, Marco Staffolani presta il suo servizio nella pastorale giovanile nel convento Morrovalle (MC).

Nella serata di sabato, alle ore 21.15, ci sarà nel santuario un concerto-preghiera per le vocazioni, offerto da padre Aurelio con il suo gruppo “Anime libere”.

Marco Staffolani è una conoscenza di "Assergi Racconta", ci ha raccontato in un bellissimo post: "Un Frate Ingegnere ai Laboratori del Gran Sasso" una visita insieme ad altri confratelli:

 Sono Confratel Marco Staffolani di Santa Gemma, missionario passionista.
Scrivo riguardo all'inusuale (ma molto gradevole esperienza) che ho avuto la possibilità di vivere il giorno 27 Febbraio 2013, giorno della memoria liturgica di San Gabriele dell'Addolorata.


Come dicono i grandi maestri scrittori prima di enunciare i particolari di un avvenimento, occorre allargare e far comprendere ai lettori il contesto di modo che l'esperienza di vita sia compresa nella sua interezza.

Il contesto è presto detto: un gruppo di frati e suore (in totale una squadra di 18 persone tra cui il sottoscritto) si ritrova convocata dal parroco Don Ramon Mangili per la missione popolare a Pile (L'Aquila) nella parrocchia Sant'Antonio dal 23 febbraio al 10 marzo 2013.

La squadra dei missionari in questo periodo di 2 settimane è convocata per ravvivare la fede e confermare i vicini e i lontani, di modo che l'annuncio del Cristo Crocifisso e Risorto arrivi a tutti: sia a quelli che già lo conoscono perché lo approfondiscano, sia a quelli che non Lo conoscono perché possano essere da lui conquistati.

"Su ali di Aquila": questo l'avvincente titolo scelto per questa che è anche una sfida: SI! quando si incontra Cristo infatti la vita cambia, e in maniera netta, come tra il camminare il volare, e non a bassa quota ... ma fin sulle vette.

Come missionario l'esperienza non è facile ma è avvincente: rendersi conto di quale strumento povero Dio scelga per portare la sua benedizione e la sua parola nelle varie case della parrocchia è difficile: Dio infatti è un Dio cosi misericordioso che si nasconde nelle cose povere per compiere quelle più grandi ...

Se l'esperienza della missione non fosse stata per me un dono sufficiente da Dio... ecco che Dio vuole che i suoi piccoli missionari trovino ristoro e svago! Cosi in maniera inaspettata e per me veramente provvidenziale, il capo missione P. Francesco Cordeschi (veterano nel campo dell'evangelizzazione e fondatore del movimento passionista Tendopoli) nel mezzo di un pranzo mi annuncia una visita tutta d'eccezione per questa missione popolare: non ad una casa della parrocchia o a qualche negozio per la benedizione pasquale come tante effettuate fin a quel momento ... ma bensi una visita nel cuore della montagna!... si una visita ai laboratori del Gran Sasso!

Mi dico: non è possibile: ho aspettato cosi tanto che questo piccolo sogno si realizzasse ed esso avviene proprio nel mezzo di una avventura già cosi ricca come la missione popolare!
Ma Dio, è o non è il Dio delle meraviglie? E cosi ecco che tutta la squadra dei missionari è motivata e convocata questa volta non dal parroco per visitare i fedeli ... ma da un certo Antonio Giampaoli niente di meno che all'interno dei laboratori nazionali dell'istituto di fisica nucleare che sono dislocati sotto la montagna del gran Sasso: un tour guidato che si rivelerà una vera e propria provvidenza.

Il sottoscritto, amante dello studio delle stelle e esperto di elettronica viene portato nel cuore della montagna dove da anni desiderava entrare per vedere di persona il fior fiore della tecnica e della scienza italiana all'opera!

Che meraviglia: il parroco si aggrega al gruppo e appena di ritorno sulla macchina mi dirà: "sembravi un bambino nel paese dei balocchi" ... e si .. in effetti per me la gioia era tanta. Coloro che credono che il Signore chiami le persone a diventare frati e suore per fargli scordare tutto il resto .. magari pensando che tale vita consista solo in penitenze e preghiere e dire messe sciatte e smorte ... mi dispiace per lui!

Confesso che all'inizio del mio percorso nella vita consacrata  pensavo che il Signore mi chiedesse di abbandonare il gusto per gli studi scientifici e per tutte le mie passioni per "dedicarmi tutto a lui" : mi sbagliavo di grosso! Infatti la volontà di Dio era (e sempre più questo mi viene confermato!) che lui vuole che dedichi tutto quello che sono nulla escluso (nemmeno un pezzettino della mia storia, dei miei studi e dei miei desideri!) a Lui. Quindi eccomi: ingegnere e frate passionista all'interno del gran Sasso.

La visita è rapidissima: nel senso che il tempo e lo spazio sembrano contrarsi come nella relatività di Einstein ... o per utilizzare il linguaggio di tutti ... il tempo vola: quasi due ore di visita vengono consumate come i fuochi di artificio che illuminano la notte in modo grandioso ... per lasciare poi la sobrietà del luccichio delle stelle.

Dalle spiegazioni che ci vengono date dalla nostra guida comprendiamo quanto siamo piccoli davanti all'universo e quanto il cosmo sia profondo e vasto: le opere di Dio si espandono nella realtà molto più oltre di quanto l'uomo possa immaginare. Ci viene raccontato di misteriose particelle (misteriose ma non troppo) chiamate neutrini che viaggiano in tutte le direzioni e che popolano (in maniera invisibile ai nostri occhi) tutto l'universo, capaci di attraversare il sole e i pianeti passandoci in mezzo senza urtare nemmeno una molecola ... passando insomma da parte a parte senza smettere di correre ad una velocità prossima alla luce...

e poi nel corso della visita incappiamo in una scena veramente curiosa: tecnici vestiti di bianco come se fossero dentro una sala operatoria, confinati in un piccolo container tutti indaffarati a maneggiare strani strumenti: il tutto visibile attraverso una piccola finestra. Sembrava una scena da film di fantascienza. Subito chiediamo la spiegazione ad Antonio: ci viene detto che è una “camera pulita” di un nuovo esperimento che si chiama DarkSide.

Una fonte di neutrini è nel cuore del sole (in una fornace ardente a parecchi milioni di gradi ) e dopo appena pochi minuti raggiungono la Terra. Il laboratorio del gran sasso è ideale per lo studio di queste particelle perché si trova sotto 1400 metri di roccia che permette a questi neutrini di entrare (e quindi anche essere in qualche modo studiati e rivelati) e allo stesso tempo di schermare altre particelle che confonderebbero le rilevazioni se condotte in superficie all'aperto.

La visita continua con un altro pezzo da novanta per la scienza moderna:  la materia oscura. Antonio cerca di spiegarci anche questa: ma stavolta è più complicata! Qui il mistero si infittisce ... le mie consorelle mi chiedono ulteriori spiegazioni .. ma stavolta dopo le poche nozioni che ho, getto la spugna ... e mi arrendo : la meraviglia è sempre possibile perché non si riesce mai a spiegare il tutto.

E cosi dopo una bella visita nel cuore della montagna frati e suore ce ne torniamo al nostro dovere missionario. Salutiamo Antonio dopo aver ripreso i nostri telepass per l'autostrada... ma nel cuore mi rimane una frase ... sia da ingegnere che da frate ... forse da poeta: nel cuore della montagna ... studiano i neutrini che nascono nel cuore del sole...
Conf. Marco Staffolani di Santa Gemma frate passionista. 



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