Oggi su Iris in prima tv “L’orizzonte degli eventi”

(Nella foto Valerio Mastrandrea ai Laboratori del Gran Sasso) -Due mondi distanti anni luce, due persone agli antipodi per cultura, stile di vita e prospettive per il futuro. Uno scontro accidentale che modificherà l’esistenza stessa dei due uomini…
Il dibattuto tema della responsabilità sociale degli intellettuali, al centro del film L’orizzonte degli eventi, del regista e critico cinematografico Daniele Vicari.
Una prima visione televisiva complessa, non a caso presentata alla Settimana Internazionale della Critica del 58° Festival di Cannes, che Iris, il canale free del digitale terreste Mediaset, propone in prima serata, lunedì 8 febbraio 2010.
L’orizzonte degli eventi (2005) racconta la vita dell’introverso fisico nucleare Max (Valerio Mastrandrea), ricercatore del laboratorio dell’I.N.F.N. (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) nelle profondità del Gran Sasso. Letteralmente sopra di lui, il pastore Bajram (Lulzim Zeqja) vive la sua vita ignaro dei progressi che nelle viscere della montagna potrebbero cambiare il mondo.
I due, per un caso fortuito, si incontreranno scoprendo, entrambi, un universo fino allora sconosciuto.

Un orizzonte degli eventi  è un concetto legato ai buchi neri. Secondo questa teoria, lo spazio ed il tempo formano un unico complesso con quattro dimensioni reali (detto spazio-tempo), il quale viene deformato dalla presenza di massa (o di energia). Nell’accezione più diffusa, un ?orizzonte degli eventi? può essere definito come una regione dello spazio-tempo oltre la quale cessa di essere possibile osservare un fenomeno.



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