Bmw Oracle e liberazione di Mussolini da Campo Imperatore...

Lo Spitfire è considerato l’eroe aeronautico della seconda guerra mondiale, nato da un buon progetto è stato sottoposto a una evoluzione che lo ha portato ad essere costruito in una decina di versioni, le ultime erano molto più rapide e prestanti delle prime, grazie a motori più potenti e a miglioramenti nel disegno.

Le sue ali a distribuzione ellittica del carico sono citate nei libri di aeronautica e nautica per la loro versatilità. In un caccia da guerra, dedicato anche al combattimento one to one (con i famosi ME 109 e FW 190) una delle caratteristiche richieste oltre a velocità, quota operativa è quella di rispondere ai comandi più bruschi del pilota e continuare a volare… Le ali dello Spitfire erano disegnate per portare tanto e sempre, nelle manovre più estreme. Una serie abbatanza famosa è quella con le ali lunghe, destinate a voli di alta quota.

Poteva arrampicarsi fino a 10 mila metri, che sono tantissimi per un motore a pistoni sebbene sovralimentato (Rolls Royce Merlin 12 cilindri a V da 1500 cv), per la ricognizione sul territorio nemico dove il pilota poteva essere quasi tranquillo di non venir raggiunto da aerei nemici.
In alcune versioni invece le ali erano corte, con le punte tagliate, per raggiungere velocità maggiori sebbene ci fossero aerei più rapidi, costruiti proprio per quell’uso che erano in grado di superare i 700 kmh, per il tempo un limite notevole.

L’ala di Bmw Oralce non è molto lontana come concetti base, sebbene sia realizzata in due pezzi con una fessura che funziona da “sostentatore di flusso” serve cioè a far passare una certa quantità di aria dall’altra parte dove il flusso è già molto rallentato per vivacizzarlo. Questo accorgimento serve soprattutto alle basse velocità. A molti sarà capitato di vedere le ali degli aerei che in fase di atterraggio espongono una serie di flap e cambiano profilo. In quel modo ottimizzano la portanza passando dal profilo ottimale per la velocità di crociera, vicina ai 900 kmh, a quella di atterraggio, tre volte inferiore. Senza flap esposti non si riuscirebbe ad atterrare e le ali finirebbero in stallo.

Un altro esempio aeronautico famoso per la navigazione a bassa velocità sono gli aerei STOL, (short take off and landing) il più famoso è quello (Fieseler FI 156) che ha liberato Mussolini dal Gran Sasso. La loro ala è costruita per restare portante con velocità minime, di soli 30/40 kmh. Sono aerei che in trenta, quaranta metri decollano anche su piste accidentate. Su quelle ali delle alette sostentatrici di flusso sono spesso a ridosso del profilo anteriore dell’ala.



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