100 cantieri nell'asse centrale e le aree limitrofe a Corso Vittorio Emanuele e Corso Federico II

I cento cantieri del centro per 690 milioni di euro. Questo il quadro sintetico delle attività svolte dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, con l’esame, la valutazione e anche l’approvazione dei progetti per gli aggregati sottoposti a tutela, compreso pure l’accertamento della congruità del contributo erogato. Si tratta di dati aggiornati al 28-2-2014 e relativi a tutti i progetti presentati fino alla data del 5 marzo dello scorso anno, dopo la quale è entrato in vigore l’obbligo di adozione della scheda parametrica. 129 progetti presentati = 129 aggregatidi cui 121 nel centro storico. 123 progetti autorizzati = 123 aggregati (95% dei presentati) di cui 94 nel centro storico per circa 690 milioni di euro di contributi. 101 cantieri avviati = 101 aggregati (82% degli autorizzati) di cui 64 nel centro storico per circa 478 milioni di euro di contributi.L’AQUILA Sono 101 gli aggregati nei quali sono stati avviati i cantieri di restauro su progetti esaminati e autorizzati – anche ai fini dell’accesso ai finanziamenti – dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici nel centro dell’Aquila. «Lavori in corso da diversi mesi», si legge in una nota della stessa Soprintendenza, «si incontrano infatti lungo tutto il cosiddetto asse centrale e le aree limitrofe: Corso Vittorio Emanuele e Corso Federico II, dal Castello ai Quattro Cantoni e San Bernardino, nelle aree di via Garibaldi, Santa Maria Paganica e San Pietro Coppito, nella zona di piazza Prefettura, del Duomo e di Santa Giusta, fino alla Villa Comunale e a Porta Napoli». «Negli ultimi mesi», prosegue la nota, «sono tornati visibili, a restauri ultimati, Palazzo Paone, Palazzo Cappa Camponeschi e Palazzo Lely tra via Garibaldi e Santa Maria Paganica, Palazzo Pica in piazza IX Martiri, Palazzo Micheletti in via Castello, Palazzo Bonanni a Corso Vittorio Emanuele, Palazzo Marinucci in via XX settembre e Palazzo de Nardis in via Fortebraccio. Quasi completato anche il quartiere Incis di Porta Napoli, interessante esempio di edilizia pubblica del primo Novecento sottoposto a tutela e Villa Masci in viale Duca degli Abruzzi. Fuori città sono ultimati anche il Castello Rivera a San Sisto, l’aggregato Madonna delle Grazie a Pettino e un edificio in via Collevernesco a Sant’Elia». «A questi», prosegue il documento, «si aggiungono anche i primi restauri completati nel cratere, tra cui Palazzo Rosati a Ripa di Fagnano, Villa Bonanni a San Felice d’Ocre e Palazzo Rosselli a Villa Sant’Angelo. Procedono speditamente i lavori anche negli altri cantieri aperti da tempo nel centro storico, tra cui Consorzio Vico V in via Castello, Palazzo Cappa Cappelli a Corso Vittorio Emanuele, Palazzo Bafile in via Garibaldi, Palazzo Fibbioni e Consorzio Tempera nei pressi di San Bernardino, Consorzio tra via Roma e via Cascina, Palazzo Visconti a via Roio e, verso il Duomo, i consorzi di Piedipiazza,tra via Sassa e via Roio, di Piazza della Prefettura, di San Marciano; e inoltre Palazzo Zuzi in via Bone Novelle, l’ex Inail in Corso Federico II, Palazzo Gualtieri in piazza Santa Giusta e l’aggregato “Costa degli Ebrei” in via Fortebraccio. Anche Villa La Silvestrella, il Convento di Santa Chiara e il complesso dei Salesiani, ai margini delle mura cittadine, sono quasi completati». «I 101 cantieri aperti e i 13 restauri ultimati negli aggregati di interesse culturale costituiscono un primo importante nucleo della ricostruzione». È quanto afferma Alessandra Vittorini, Soprintendente per i Beni architettonici e paesaggistici, ricordando che i progetti presentati hanno interessato 129 aggregati (121 nel centro storico), di cui 123 autorizzati (94 nel centro storico) pari al 95% del totale, corrispondenti a un importo pari a circa 690 milioni di contributi. «Sono dati importanti», prosegue, «dai quali emerge con piena evidenza l’apporto concreto al processo di ricostruzione del centro storico – e alla capacità di spesa dei fondi pubblici programmati a fine 2012 – assicurato dal lavoro svolto dalla Soprintendenza. Con l’approvazione e l’accertamento della congruità economica, infatti, i progetti trasmessi al Comune e all’Ufficio speciale per la ricostruzione hanno tutti i requisiti per essere ammessi regolarmente ai finanziamenti». «E, quindi, per aprire i cantieri e avviare i lavori. I lavori dei cantieri avviati nei 101 aggregati», conclude, «impegnano un importo complessivo di circa 478 milioni di contributi, mentre i rimanenti progetti approvati sono pronti per ricevere i finanziamenti, non appena disponibili».



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