Lesioni ed estorsione denunciate tre persone

Hanno chiamato la vittima sulla propria utenza cellulare, preannunciando che sarebbero andati a casa sua per ottenere la restituzione di una somma di denaro. Effettivamente due trentenni e un quarantenne, tutti romani, si sono presentati sotto casa della vittima, un coetaneo aquilano, e quando lo stesso è uscito per incontrare un familiare, lo hanno affrontato chiedendogli la restituzione dei soldi. Al diniego del giovane, i tre lo hanno picchiato con calci e pugni e analoga sorte è toccata al familiare, il quale, per sfuggire alle grinfie degli aggressori, è costretto a consegnare loro la somma di 50 euro. L’episodio è accaduto alcuni mesi fa e ora i tre, di cui due assuntori di sostanze stupefacenti, sono stati avvisati della conclusione delle indagini preliminari dal pubblico ministero Simonetta Ciccarelli.
Il giovane e il congiunto si erano fatti medicare al Pronto soccorso dell’ospedale San Salvatore e successivamente avevano presentato una denuncia contro ignoti negli uffici della Questura. A identificare gli aggressori è stato il personale della Squadra Mobile, che li ha denunciati alla Procura con l’accusa di lesioni personali aggravate ed estorsione. Le indagini da subito difficoltose, vista la reticenza del giovane aquilano, il quale ha sempre dichiarato di non conoscere i suoi aggressori, né tantomeno di sapere il motivo per cui gli stessi pretendessero da lui dei soldi, parrebbe essersi trattato comunque di un’obbligazione naturale, lecita o illecita che sia, si sono sviluppate attraverso l’esame dei tabulati telefonici della vittima e dalle successive individuazioni fotografiche. Preziose anche le testimonianze.


 



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