L'Associazionismo Paganichese -di Raffaele Alloggia -

In questi giorni, l’associazionismo paganichese molto proficuo in questa parte del comprensorio aquilano, è in fermento, una serie di attività di norma non riconducibili alle singole Associazioni, sono state programmate in comune accordo e già da sabato scorso sono iniziate con la potatura e ripulitura del parco del castello. Il parco circoscrive la chiesa di Santa Maria del Presepe,eretta su un colle nel cuore del centro storico di Paganica, fu fortemente voluta dal Vescovo dell’Aquila, ma nativo di Paganica, Monsignor Giuseppe De Rubeis. Anche la costruzione del grande edificio sacro e la canonica, fu affidata ad un’impresa paganichese del capomastro Innocenzo Rotellini, il quale riutilizzò gran parte del pietrame e le “pietre quadre”appartenenti alla fortezza delle mura del castello, edificata nella metà del XIV secolo per difendersi dagli attacchi delle famose “compagnie di ventura”. Quelle mura, dopo la sconfitta di Braccio Forte da Montone, da parte della città dell’Aquila furono rase al suolo nel giugno 1424, da una nutrita milizia Aquilana guidata da Antonuccio Camponeschi, secondo la cronaca dell’epoca di Niccolò da Borbona. E’ molto probabile che siano queste le ragioni per cui la Chiesa detta “del Castello”e l’area circostante rappresentino ancora oggi l’emblema del nostro paese. Un’altra immagine identitaria per molte associazioni locali, è data dall’ex complesso carcerario mandamentale attiguo al monumento stesso, attivo sin dal risorgimento italiano, utilizzato poi come luogo di repressione durante il ventennio fascista, fino alla fine del secondo conflitto mondiale. Queste prigioni, luogo di penitenza e repressione, nei primissimi anni settanta divennero “la culla” di numerose associazioni culturali e sportive, fino al 6 aprile 2009. Le altre attività concordate tra le associazioni riguardano la ripulitura del tratto del torrente Raiale che attraversa Paganica, quest’anno uno stimolo in più oltre che dal decoro del luogo, è dato dalla fruizione del “sentiero mariano”aperto l’autunno scorso, che unisce l’abitato del paese al Santuario della Madonna D’Appari, di fatto con il ritorno delle belle giornate, già domenica scorsa centinaia di persone, non solo paganichesi, hanno percorso il sentiero in un ambiente di per se già di straordinaria bellezza. Nel programma è prevista anche la riapertura di un tratto di un antico sentiero, sempre nella valle d’appari, in direzione Camarda, che consentirà nel mese di agosto ai partecipanti, alla Marcia del Perdono e della Pace, di non transitare sulla provinciale 17 Bis. Il ricongiungimento del sentiero sarà eseguito di concerto con le associazioni di Camarda. La prossima iniziativa ci sarà sabato e domenica prossimi, per la ricorrenza del 5° anniversario del terremoto, il programma dal titolo, “il Giorno della Rinascita”, è un’idea nata tra le associazioni per l’esigenza che ha la popolazione di rinsaldare vincoli, legami di amicizia e familiari, per condividere momenti di vita insieme e riappropriarsi di quei spazi comuni e di conseguenza della nostra memoria, frantumati dopo quel 6 aprile. Il programma, sottoscritto oltre che dall’Amministrazione dei Beni Separati di Paganica - San Gregorio, da ben 13 associazioni culturali, sportive, sociali, cattoliche e del volontariato, prevede per sabato 5 aprile, una fiaccolata “per non dimenticare”con partenza da Paganica alle 18,30 per unirci poi nei pressi del tribunale con i cittadini Aquilani. Domenica 6 aprile alle ore 11, la Santa Messa sarà officiata in Piazza Umberto I°, il pomeriggio a partire dalle ore 17, ci sarà un dibattito “Paganica Incontra i Paganichesi”. Il dibattito a cui parteciperanno insigni cittadini paganichesi, sarà coordinato dal giornalista Alberto Orsini ed è previsto anche l’intervento di singoli cittadini.



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