Padri Cappuccini in festa per il nuovo frate Armando

 Dagli studi universitari di Ingegneria e Informatica alla nuova vita di frate di Francesco d’Assisi. Cinquant’anni fa l’ultimo ingresso di un aquilano nella famiglia religiosa che ha sede, in città, nel convento di Santa Chiara, in attesa di ristrutturazione dopo il terremoto. Oggi fra’ Armando Nardecchia, 29 anni (da quasi otto anni impegnato nel suo nuovo cammino) raccoglie il testimone e veste il saio. I Frati minori Cappuccini d’Abruzzo e la famiglia d’origine del giovane religioso aquilano annunciano con gioia la professione perpetua dei consigli evangelici di fra’ Armando Nardecchia, nelle mani di padre Carmine Ranieri, ministro provinciale. La solenne cerimonia è prevista giovedì primo maggio alle 16 nella chiesa provvisoria di Sant’Antonio, nella parrocchia di San Giovanni Battista, a Pile. Mercoledì 30 aprile, alle 21, nella chiesa di Santa Chiara, si terrà una veglia di preghiera in preparazione all’appuntamento. I frati, i familiari e i tantissimi amici di Armando – che dopo aver frequentato il liceo Classico «Domenico Cotugno» in città e aver intrapreso gli studi universitari di Ingegneria e di Informatica ha cambiato strada per seguire la sua vocazione religiosa – sono in fervida attesa della festa. Così come la comunità parrocchiale di San Giovanni Battista a Pile, che Armando ha frequentato assiduamente impegnandosi in vari servizi. Di questo clima di gioia si fa portavoce il ministro provinciale dei Frati minori Cappuccini. «La professione perpetua dei voti», spiega padre Carmine Ranieri, consiste nell’impegnarsi, per sempre, a professare, per sempre, i consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza. Armando prende un impegno solenne a vivere per sempre la vita religiosa. Diventa frate per sempre. Dal punto di vista pratico e logistico per lui non cambia nulla: continuerà a stare ad Assisi nella casa di formazione dove c’è lo studentato teologico. Il suo corso di studi e il suo cammino formativo vanno avanti». Il ministro provinciale, poi, sottolinea il valore di questa scelta non solo per fra’ Armando ma anche per la comunità. «Questo della professione perpetua che ci accingiamo a celebrare», argomenta padre Carmine, «è un dono grande per noi Cappuccini d’Abruzzo. ma, allo stesso tempo, è un dono grande fatto anche alla Chiesa. Un nuovo figlio di San Francesco che si impegna a ripresentare nella propria carne la vita storica di Gesù. A lui auguriamo perseveranza, perché l’impegno che assume è grande. Ma sappiamo che, con l’aiuto di Dio, potrà viverlo con gioia e dedizione totale. Alla comunità che sarà insieme a lui in questo giorno di festa del primo maggio, auguro che possa vivere la gioia di questa speranza anche per il futuro della nostra comunità dei Cappuccini». Testimone ufficiale e d’eccezione della professione perpetua di fra’ Armando sarà padre Corrado Lancione, sacerdote da 54 anni, cappellano dell’ospedale regionale «San Salvatore». «Per me che l’ho battezzato sarà una giornata davvero particolare», dice padre Corrado, già parroco di San Giovanni Battista a Pile, scampato miracolosamente al sisma del 2009 perché, nella sua camera crollata, il letto gli fece da scudo proteggendolo dalle macerie dei crolli. E fu tirato fuori proprio dai novizi. «Un segnale di speranza, in una città che ha davvero bisogno di tornare a sperare».

Auguri a frate Armando dalla redazione di "Assergi Racconta"! Che il Signore ti illumini e ti dia il giusto entusiasmo per percorrere questo cammino.
 



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