Casette di legno Arduini contrario alle demolizioni

 «La definizione migliore e più appropriata è rifugio antisismico. Partendo da questo assunto occorrerà che l’amministrazione comunale valuti attentamente i passi che intende compiere». A intervenire sulle casette antisismiche è l’ex vicesindaco Giampaolo Arduini, candidato alle regionali con la lista Centro democratico. «Non si può liquidare l’argomento», aggiunge, «definendo con il termine riduttivo “casette” quelle strutture in legno realizzate da moltissimi residenti nel cratere con ingenti spese, che sono state e restano degli autentici rifugi antisimici. Rifugi che, intendiamoci, non possono ottenere una sanatoria generale, ma che dovranno vedere l’amministrazione comunale impegnata ad individuare quelle forme previste dalla legge, che permettano l’adeguamento alle norme edificatorie. In questo senso occorrerà valutare singolarmente i casi di forte e pericoloso impatto ambientale intervenendo prontamente, ma ponendo le basi per una revisione degli strumenti urbanistici che consentano di regolarizzare ogni rifugio antisismico che risponda ai requisiti minimi richiesti». Per Arduini, dunque, «non occorre la scure o il bulldozer, ma l’impegno a utilizzare tutti i dispositivi giuridici che la straordinarietà dell’accadimento necessita. Se occorre si individuino quelle deroghe necessarie, oppure si chieda al legislatore di rivedere gli indirizzi. Non dimenticando che ogni rifugio antisismico», conclude Arduini, «è stato realizzato con denaro privato, da semplici cittadini che, nella maggior parte dei casi, hanno inteso restare nel capoluogo a ogni costo».

 



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