I sindacati uniti per il Rilancio del Gran Sasso

È un coro unanime quello dei sindacati, che si schierano a favore del rilancio turistico del Gran Sasso. Un rilancio che passa attraverso la realizzazione di nuove infrastrutture e impianti di risalita.
Dopo la nota del segretario generale dell’Ugl Abruzzo, Piero Peretti, degli albergatori e degli imprenditori della zona, nonché dei maestri di sci, capitanati da Luigi Faccia, sono le altre organizzazioni sindacali, che definiscono «indispensabile il piano industriale del Gran Sasso». Una battaglia che si gioca a suon di progetti di sviluppo turistico, infrastrutture e nuovi centri di accoglienza
Anche Paolo Sangermano, segretario Cisl della provincia dell’Aquila si schiera a favore del piano industriale del Gran Sasso: «Siamo in presenza di un piano che ha superato tutte le valutazioni degli enti preposti e che ricade in un territorio, che ha necessità di affrontare la sfida dello sviluppo turistico della montagna, confrontandosi con altre aree del Paese adeguatamente infrastrutturate. Le pregiudiziali e le prese di posizione negative delle associazioni ambientaliste», sottolinea Sangermano, «rischiano di vanificare la realizzazione di opere di sviluppo del territorio che hanno, tra le varie finalità, anche quella di garantire la sicurezza degli utenti che frequentano il Gran Sasso e i livelli occupazionali del Centro turistico». Favorevole al piano industriale del Gran Sasso anche Umberto Trasatti, segretario provinciale della Cgil: «Riteniamo che il rilancio del Gran Sasso sia interesse dell’Aquila e del suo territorio», afferma, «pertanto, devono essere gli aquilani a decidere il proprio futuro. La seconda valutazione riguarda il rischio dello scempio che deriverebbe da impianti non più utilizzati: in assenza di un intervento rapido sulla seggiovia delle Fontari ci troveremmo di fronte al blocco dei finanziamenti e dello sviluppo futuro del Gran Sasso. Non da ultimo, va preso in considerazione il problema occupazionale, con i lavoratori del Centro turistico che necessitano di garanzie e di stabilità».

 



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