Invasa la zona rossa, tensioni con la polizia L'Aquila, in cinquemila alla ''rivolta delle carriole'

(Da abruzzo24ore)-Quasi cinquemila persone sono tornate stamattina ad invadere la zona rossa. Alle dieci è comciato il raduno in piazza Duomo dove si è dato il via ad una raccolta di firme per chiedere l'istituzione di una tassa di scopo che finanzi la ricostruzione, la gente fa la fila per firmare, ci sono anche la presidente della Provincia Stefania Pezzopane e il parlamentare Giovanni Lolli.

In cammino poi, lungo corso Vittorio Emanule con una sosta carica di rabbia davanti la sede della Carispaq, alla cui messa in sicurezza lavora il Consorzio Federico II, implicato nelle indagini sugli appalti.

I cittadini in corteo, armati di pale e carriole, raggiungono i Quattro Cantoni, dove non sono mancati momenti di tensione con le forze dell'ordine, impegnate a far rispettare l'ordinanza del sindaco che prevedeva ingressi di 45 persone per volta a piazza Palazzo.

Ma alla fine il blocco cede e tutti entrano, come un grande sfogo liberatorio: ci si butta sui mucchi di macerie davanti palazzo Margherita, una minima parte degli oltre quattro milioni di tonnellate che ancora occupano le strade e le piazze della città.

Poi una catena umana si forma da piazza Palazzo fino a piazza Duomo, di mano in mano corrono i secchi colmi di detriti. Le prime macerie, escono dal centro storico dell'Aquila. Una parte, simbolicamente, viene portata davanti l'Emiciclo alla Villa Comunale, per sollecitare le istituzioni a risolvere il problema.

Ma fra la folla c'è anche chi critica la manifestazione.
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