Alpini all’Aquila nel 2015: ricaduta economica di 120 milioni

 L’Adunata nazionale alpini che si terrà all’Aquila dal 15 al 17 maggio 2015 potrebbe avere tra impatti diretti ed indiretti una ricaduta economica di 120 milioni di euro. Lo ha evidenziato il laboratorio di economia locale della sede di Piacenza dell'Università Cattolica di Milano che ha preso in esame l’adunata che si è svolta nella città emiliana nel 2013. La ricerca, attraverso una indagine con questionario (ne sono stati consegnati oltre 1200), ha puntato l’obiettivo sull’impatto diretto di breve-medio periodo che l’evento ha avuto sul territorio in termini di visitatori, attività economiche, servizi erogati, spesa pubblica e privata. Il giro d’affari complessivo è suddiviso in 70 milioni che sono ricaduti direttamente sul territorio piacentino, mentre altri 50 milioni sono stati generati nel resto d’Italia. I 342mila partecipanti all’adunata hanno speso complessivamente 56 milioni solo per il viaggio, il vitto, l’alloggio e spese varie. «I principali settori produttivi locali che hanno beneficiato delle ricadute generate dalla spesa dei partecipanti», scrive Carlo Frutti, del comitato organizzatore dell’adunatadell’Aquila, «sono alberghi, bar e ristorazione per il 48,5%, il commercio al dettaglio (13%), il settore dei trasporti (4,1%) e quello agroalimentare con il 3,9%. La spesa totale ha determinato ricadute sul sistema economico produttivo, sia a Piacenza, che nelle province limitrofe, innescando una serie di interrelazioni tra le imprese locali e quelle esterne.Lo studio ha evidenziato anche un altro dato interessante relativo all’occupazione.Sono stati creati 1300 nuovi posti di lavoro temporanei nei mesi precedenti alla manifestazione».



 



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