Affrontata la questione cinghiali all'ultimo Consiglio Regionale

 “Il risultato ottenuto non ci soddisfa pienamente, perché dimostra la visione miope che, spesso, la politica ha nei confronti delle imprese soprattutto agricole. A fine legislatura aspettavamo un segnale forte e deciso, ma purtroppo non c’è stato”.

Coldiretti esprime amarezza e insoddisfazione per la delibera del Consiglio regionale in riferimento al problema degli ungulati.

L’assise, questa mattina, ha infatti approvato il regolamento per la gestione faunistico-venatoria degli ungulati in Abruzzo “ma con emendamenti importanti, fortemente penalizzanti, che non aiutano le imprese realmente.”

Anche perché, si legge in una nota, “il regolamento è stato stravolto con un blitz dell’ultimo minuto che, andando in una direzione contraria da quanto annunciato nella riunione dei capigruppo precedente al Consiglio, non è piaciuto alla principale organizzazione di categoria agricola presente con un presidio di agricoltori e bandiere gialle. Un modo semplice e composto per ricordare l’importanza della problematica da discutere.”

“Abbiamo cercato la strada della sinergia e della collaborazione cercando di evitare qualsiasi forma di strumentalizzazione politica, cercando il confronto costruttivo con tutte le parti, evitando la polemica strumentale e fine a se stessa, ma soprattutto cercando di far capire che il problema della fauna selvatica va risolto una volta per tutte” tuona Coldiretti.

“La decisione del Consiglio Regionale, invece, dimostra ancora una volta che siamo di fronte ad una visione superficiale delle esigenze dell’economia agricola e alla paura di affrontare un problema indubbiamente delicato, ma che compromette seriamente il diritto di fare impresa di migliaia di agricoltori”.

“Non è sufficiente indennizzare i nostri imprenditori con somme del 30-40% rispetto ai danni subiti e con ritardo di anni. Oggi più che mai è necessaria un’ azione di controllo di tutta la  fauna selvatica, una coordinata azione di prevenzione dei danni che, nel momento in cui si verificano vanno risarciti, con puntualità ed in modo uniforme su tutti i territori.

Quella di oggi è l’ennesima occasione persa da parte di chi ha governato l’Abruzzo. Ma noi non abbassiamo la guardia, anzi. Continueremo con determinazione e ribadiamo che su questo argomento non siamo disposti a retrocedere fin quando non avremo segnali determinanti e definitivi”.


 



Condividi

    



Commenta L'Articolo