Furto della reliquia di San Giovanni Paolo II, i tre giovani a giudizio

reliquiario», occultati poi nei pressi del Sert a Collemaggio; la distruzione della teca contenente la reliquia «disperdendola negli spazi comuni (garage) delle abitazioni del Progetto Case di Tempera», luogo in cui dimora D.C. Nella sua casa erano stati trovati i filamenti di seta dorata che sostenevano, attraverso un cucitura, la reliquia nella teca. I tre giovani dovranno comparire dinanzi al Tribunale a fine ottobre. Nell’atto di citazione diretta a giudizio non sono state rappresentate parti offese. D’altra parte la Curia, subito dopo il ritrovamento a tempo di record dei frammenti della reliquia rubata, da parte degli agenti della Squadra mobile diretti da Maurilio Grasso, attraverso le parole dell’ex vescovo ausiliare Giovanni D’Ercole (da poco nominato vescovo ad Ascoli Piceno) aveva subito manifestato la volontà di perdonare i tre giovani. Uno degli imputati, S.S. di 22 anni, assistito dall’avvocato Francesco Valentini, ha già deciso di chiedere il patteggiamento decidendo di chiudere il caso giudiziario prima di arrivare a dibattimento. Non è escluso che anche gli altri due imputati possano decidere di percorrere la stessa strada difensiva.
 



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