I lavori del Consiglio comunale che si è riunito ad Assergi

Il consiglio comunale riunitosi ad Assergi, ha approvato quest’oggi la mozione, presentata dai consiglieri Antonello Bernardi, Giuseppe Bernardi, Vito Albano e Fabio Ranieri sulla “Trasparenza in merito all’ammontare e all’utilizzo dei fondi per l’emergenza sisma da parte del Dipartimento di Protezione civile dal 6 aprile 2009 al 15 febbraio 2010”. Il documento, alla luce di quanto emerso nell’inchiesta della Procura di Firenze in merito agli appalti per il G8 alla Maddalena e in considerazione del fatto che non si è mai riunita la commissione di garanzia per il controllo della gestione dei fondi per l’emergenza sisma da parte del dipartimento di Protezione civile, impegna il sindaco a richiedere ufficialmente alla stessa Protezione civile e al commissario alla ricostruzione Gianni Chiodi l’elenco dettagliato delle ditte impegnate all’Aquila nei lavori post sisma, nonché di tutti gli incarichi e consulenze richieste dal dipartimento. Sulla base della mozione il primo cittadino dovrà richiedere anche una relazione sulle donazioni pervenute e sul loro utilizzo. Tutte le informazioni dovranno, inoltre, essere rese accessibili anche tramite pubblicazione sul sito internet del Comune. L’assemblea ha quindi discusso la relazione della commissione consiliare “Controllo e Garanzia”, presieduta dal consigliere Enzo Lombardi, che ha illustrato il documento, su questioni inerenti i consorzi obbligatori e gli aggregati edilizi. In particolare la relazione ricorda che, sulla base di un’ordinanza del presidente del consiglio (n. 3820 del 12 novembre 2009), vengono disciplinate le modalità per assicurare lo svolgimento coordinato degli interventi di riparazione degli edifici unicamente in relazione a quelli classificati in categoria B, C ed E. Una successiva ordinanza (3832 del 22 dicembre 2009) integra la precedente introducendo l’obbligo, per il Comune dell’Aquila, di individuare, entro il 31 marzo 2010, gli aggregati edilizi ai fini della costituzione dei consorzi obbligatori. Le procedure, secondo la relazione, non sono applicabili ai centri storici e alle zone rosse, rendendo di fatto inattuabili le norme per la costituzione dei consorzi, in attesa, si legge nel documento, che “il commissario delegato Chiodi provveda, con apposito decreto, a definire le disposizioni per la costituzione e il funzionamento degli stessi. Tale norma – prosegue la relazione – interdice anche la possibilità demandata al segretario generale di autenticarne gli atti costitutivi”. È stata quindi discussa l’interrogazione del consigliere Franco Mucciante in merito al Centro servizi anziani del Comune dell’Aquila (Csa), con particolare riferimento ai posti letto e alla necessità di consentire il rientro nella struttura degli anziani evacuati a seguito del sisma e ricoverati attualmente in altre strutture. Il consiglio ha approvato l’ordine del giorno, presentato dal consigliere Giuseppe Bernardi e sottoscritto da altri consiglieri, sull’impegno dell’amministrazione comunale “nei confronti del commissario alla ricostruzione per la verifica di disponibilità di alloggi, attualmente inagibili, in favore delle associazioni degli albergatori e quindi degli sfollati del terremoto del 6 aprile”. Il voto consiliare invita il sindaco a verificare la disponibilità del commissario alla ricostruzione a stipulare una convenzione con l’associazione degli albergatori, sulla base della quale quest’ultima ottenga la possibilità di intervenire nella ristrutturazione di seconde case, avendo in cambio dai proprietari, per un congruo periodo di tempo, la disponibilità degli stessi ad uso residenziale in favore di quanti non abbiano ancora una sistemazione abitativa. In seguito a un’inversione dell’ordine del giorno il consiglio ha quindi approvato la delibera relativa all’adeguamento da sede dell’Archivio di Stato a sede della Corte d’Appello di un edificio sito nei pressi della stazione ferroviaria, tra via XXIV aprile e via Pile. Dopo il cambio di destinazione d’uso il provveditorato interregionale alle opere pubbliche effettuerà gli interventi di recupero della struttura, parte di un complesso che comprende la vecchia stazione a servizio della linea ferroviaria L’Aquila – Capitignano e un edificio in cemento armato, attualmente incompleto. “Il Comune dell’Aquila – ha commentato l’assessore all’Urbanistica Roberto Riga – ha voluto in questo modo ribadire la volontà che la sede della Corte d’Appello resti nella città capoluogo, evitando un paventato trasferimento, soprattutto a seguito del sisma. Un atto di indirizzo, dunque, ma anche l’espressione di una determinazione dell’amministrazione”. L’assemblea si è quindi sciolta per mancanza del numero legale. La seconda convocazione, per l’esame della delibera sull’assestamento generale del bilancio di previsione 2009, si terrà lunedì 15 marzo, alle ore 9.30, nei locali dell’Istituto nazionale di fisica nucleare ad Assergi (e non nella sede Ance come stabilito in un primo momento). 



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