Aragno: "i disagi dei ragazzi che vivono nelle frazioni sono davvero tanti"

L’AQUILA Siamo un gruppo di ragazzi di Aragno e vogliamo mettere in evidenza i disagi che viviamo giornalmente, grazie al Comune dell’Aquila che sembra averci dimenticato definitivamente». Inizia così una lettera aperta dei giovani di Aragno, i quali ricordano che «subito dopo il sisma, la Protezione civile e le istituzioni avevano parlato di riattivare i centri sociali e in particolare i luoghi sportivi e ricreativi. Questi, si diceva allora, hanno un’importanza fondamentale nello sviluppo morale e sociale dei ragazzi. Sono trascorsi ormai cinque anni dal terremoto e noi ragazzi di Aragno, oltre a non avere ancora un luogo adatto per lo sport, fino a qualche giorno fa non avevamo neanche la possibilità di tirare un calcio a un pallone visto che l’unico campetto esistente era stato dismesso per piazzare le tende nel periodo del terremoto. Stanchi di aspettare ci siamo rimboccate le maniche e abbiamo rimosso la montagna di sabbia che era stata accumulata su quel campo, estirpato le erbacce, delimitato il campo e piazzato le reti. Vorremmo chiedere al nostro sindaco di ricordarsi qualche volta anche di noi visto che i disagi di chi vive nelle frazioni sono davvero tanti».



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