SEGGIOVIA FONTARI: SI ALLUNGANO I TEMPI, INTERVISTA AL PRESIDENTE

- da L'Editoriale - Se le cose continuano di questo passo, con le minacce di "golpe" da parte degli ambientalisti, per la prossima stagione bianca, non avremo la nuova seggiovia delle Fontari. Il vecchio impianto, obsoleto, pieno di problemi tecnici e scarrucolamenti per il vento, negli ultimi anni diventato assai problematico, doveva essere demolito e sostituito durante l’estate in corso. Siamo quasi a luglio, il bando per l’affidamento dei lavori scade il 7 del mese. Il costo dell’opera ( seggiovia sei posti, con una portata di 2000 persone l'ora) che parte dalla base della Scindarella e arriva fino all'Osservatorio, si aggira tra i 5 e i 6 milioni di euro, provenienti dai 10 milioni dei fondi Cipe già disponibili. L’ultimatum di un coordinamento, che vedrebbe in campo 29 tra associazioni e movimenti ambientalisti e che vuole ricorrere alla magistratura per bloccare l'opera, si affida alle osservazioni del VIA ( comitato di valutazione impatto ambientale) che dovrebbero arrivare a fine luglio. Facile immaginare, che tra queste, ci sarà l'attraversamento della strada (peraltro chiusa d'inverno) e l'arrivo della seggiovia che andrebbe a coincidere con una stazione di rilevamento internazionale (ad oggi la toilette delle mucche) per monitorare un'erba rara e il fringuello degli appennini.Gli oppositori, chiedono di fatto la variazione del piano d'area, che tradotto vuol dire altri vent'anni anni di trattative.Tra principali "barricaderi", Bruno Petriccione, portavoce del Comitato Emergenza Gran Sasso, impiegato nella Forestale, nel settore delle biodiversità, un ufficio che viene interpellato, guarda caso, proprio per il VIA, mentre tra i nostrani spicca il consigliere comunale di Rifondazione Enrico Perilli, il consigliere Angelo Mancini che lo appoggia, e i soliti ambientalisti del turismo escursionistico con la piccozza e gli sci da fondo,un microbo di nicchia nel mondo degli sport invernali, che fanno cassa, piaccia o meno, solo con lo sci alpino. Perfino l'Arch. Giovanni Cialone, che il piano d'area lo ha firmato, sembra propenso ad una ragionevole mediazione. Se il bando, sarà affidato, ci sarà sicuramente una ulteriore proroga per le vecchie Fontari ( come accadde con la Scindarella in costruzione), anche se i vertici del Centro Turistico del Gran Sasso, sono convinti che se i lavori inizieranno a fine agosto ci sono le condizioni per vedere pronto il nuovo impianto a Gennaio 2015. Intanto, la funivia, per gli amanti della montagna estiva, tornerà in funzione il 27 giugno. L'intervista al Presidente del Ctgs Umberto Beomonte Zobel...


 



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