AEROPORTO DEI PARCHI: LA POLIZIA SCAVA ALLA RICERCA DI MATERIALE RADIATTIVO

Prende corpo l’ennesima inchiesta a tutto campo sulla gestione dello aereo di Preturo: un’indagine, che stando alla svolta di ieri andrà avanti a lungo. Sta di fatto che ieri Forestale, squadra Mobile e vigili del fuoco hanno fatto irruzione nell’area aeroportuale esterna alla ricerca di materiale radioattivo, ma anche rifiuti speciali, rifiuti pericolosi. Un lavoro considerevole che ha visto arrivare sul posto decine di investigatori e, e da parte della Forestale, un gruppo di esperti arrivati da Napoli che in tempi recenti hanno fatto indagini nella «terra dei fuochi», tra Caserta e Napoli: lì la camorra ha interrato rifiuti pericolosi che hanno probabilmente causato l’insorgenza di gravi patologie tra i residenti. La presenza di tali investigatori lascerebbe supporre il timore della magistratura di trivarsi di fronte a un fenomeno allarmante. Le investigazioni non si sono limitate alla ricerca di quei materiali nell’area di Preturo ma le forze dell’ordine hanno anche fatto a lungo irruzione negli hangar come pure negli uffici dove è stata acquisita una certa documentazione. Un blitz che lascia spazio a domande inquietanti a prescindere dal fatto che quei materiali vengano trovati o meno. Tuttavia, secondo quanto si è appreso, non sembra che le ricerche abbiano dato particolari risultati. E forse è meglio così. Ma è anche vero che tali approfondimenti comunque andavano fatti se non altro per tutelare i frequentatori dello scalo e la popolazione circostante. Il decreto di perquisizione, firmato dal pm Fabio Picuti ha comportato anche alcuni avvisi di garanzia uno dei quali ha riguardato il responsabile della gestione dello scalo, Giuseppe Musarella. Anche nella giornata di oggi, secondo quanto si è appreso, gli investigatori saranno presenti nello scalo per la prosecuzione delle indagini. Quella che ha preso corpo ieri non è la prima inchiesta riguardante lo scalo di Preturo,che purtroppo, al di là delle indagini, non sembra ancora trovare una forma di sviluppo. Infatti ormai da diversi mesi la procura della Repubblica sta lavorando su un altro filone che riguarda, in particolare, la contestata aggiudicazione alla X-Press della gestione dello scalo. Gli investigatori hanno dei dubbi sulla liceità delle modalità della gara. A loro avviso, infatti, questo avrebbe comportato un illecito vantaggio alla ditta che gestisce lo scalo con un vantaggio patrimoniale di 600mila euro assicurati dal comune dell’Aquila nell’arco di tre anni. La commissione aggiudicatrice dell’appalto è finita sotto inchiesta e tempo addietro il pm ha fatto notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari che, tradotto, significa che non voleva archiviare. I legali degli indagati hanno controdedotto queste affermazioni e ora si attende che la procura decida di chiedere il rinvio a giudizio su tutte o solo alcune di quelle persone oppure di invocare al giudice l’archiviazione. Richieste che dovrebbero essere comunque palesate in un arco di tempo breve. Sotto accusa ci sono un funzionario Enac, la segretaria della commissione, e due dipendenti dell’amministrazione comunale. L’indagine interna dell’ente sulla segretaria della commissione è stata archiviata.

- da Il Centro -



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