I Borghi più belli crescono ma occorre una legge specifica che li sostenga

Chiedono maggiore spazio, più attenzione e risorse per la conservazione e valorizzazione dei centri storici i sindaci abruzzesi dei 20 Borghi più belli d'Abruzzo che ieri pomeriggio si sono riuniti in uno dei luoghi simbolo dell'associazione, Anversa degli Abruzzi. Gli amministratori comunali, che si riconoscono nel sodalizio nato nel marzo 2001 su impulso della Consulta del turismo dell'Associazione nazionale Comuni Italiani (Anci), con l'intento di contribuire a salvaguardare e rivitalizzare i piccoli comuni, chiedono al nuovo governatore Luciano D'Alfonso una legge specifica che annualmente finanzi e sostenga l'intera attività dell'Associazione privata che promuove l'Abruzzo con spiccato messaggio artistico, culturale e storico. «Non possiamo più elemosinare ma abbiamo bisogno di programmare il nostro lavoro», afferma a chiare lettere il coordinatore Antonio Di Marco, sindaco di Abbateggio, « ed è per questo che confidando nella sensibilità del nuovo presidente alla promozione del territorio chiederemo un incontro a D'Alfonso per ottenere ciò che con l'ex governatore Chiodi non è stato possibile». A fare gli onori di casa sono stati il sindaco di Anversa Gianni Gabriele e il consigliere comunale delegato Mario Di Giannantonio, che nell'intervento di apertura hanno subito rivendicato il grande valore dei Borghi, ma anche il problema di essere spesso dimenticati nonostante le tante iniziative - come festival, mostre, fiere, conferenze e concerti - che mettono in risalto il patrimonio artistico e architettonico, quello culturale tradizionale, storico, ed eno-gastronomico. «La Regione non può più servirsi dell'immagine di borghi di eccellenza come Scanno, Santo Stefano di Sessanio, Castel del Monte ed altri ancora», aggiungono Gabriele e Di Giannantonio, «senza fornire un minimo di aiuto agli amministratori impegnati nel difendere questi patrimoni. È ora di cambiare e fare sul serio». Presenti all'assemblea anche i sindaci e assessori Giuseppe Lo Stracco (Bugnara), Simone Angelucci (Caramanico Terme), Caterina Bernardoni (Castel Del Monte), Maurizio Carbone (Castelli), Franco Quaglieri (Introdacqua), Elia Palange (Navelli), Berardino Paglia (Opi), Margherita Rubino e Silvio Cappelli (Pacentro), Emanuela Ripano (Pietra Camela), Giovanni Di Rito (Rocca San Giovanni), Daulia Pannunzio (Santo Stefano di Sessanio), Amedeo Fusco (Scanno) e Fernando Gatta (Villalago). Assenti i quattro sindaci dei comuni molisani. «Per accentuare ulteriormente l'azione decisionale del sodalizio e il carattere dei Comuni aderenti all'associazione ho proposto agli amministratori l'abbattimento di bruttezze e deformità presenti sul territorio», continua Antonio Centi, presidente dell'Anci Abruzzo». I criteri di ammissione all'associazione dei Borghi più belli d'Italia rispondono ai requisiti: di integrità del tessuto urbano, armonia architettonica, vivibilità del borgo, qualità artistico-storica del patrimonio edilizio pubblico e privato e ai servizi al cittadino. Considerando il carattere di questa iniziativa e il fatto che il club ha riscosso un discreto successo grazie anche alla qualifica che il nome stesso della società assegna al borgo associato, è facile intravedere gli interessi che spingono i Comuni a cercare di entrare in questo circuito. Ma ora i sindaci chiedono di essere sostenuti, anche economicamente, per tutelare meglio questi angoli incontaminati dell'Abruzzo. Massimiliano Lavillotti

 



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