Paganica, Giovani di ieri, giovani di oggi

- di Raffaele Alloggia - La vivace comunità paganichese, dopo la scampagnata di ieri a San Pietro al Morrone, oggi ha celebrato forse la più bella ed interessante iniziativa del più grosso centro dell’Aquilano. L’iniziativa nata nel 2000 ha lo scopo di favorire l’incontro tra diverse generazioni della stessa comunità, quanto mai necessaria dopo il sisma del 2009. Promotori dell’iniziativa, il gruppo giovani della parrocchia di S. Maria Assunta di Paganica, in simbiosi con la Caritas Parrocchiale. La prima occasione d’incontro avviene quando i “giovani di oggi” si recano alle case dei “giovani di ieri”, residenti dai settant’anni in su, per il recapito dell’invito, dando loro la disponibilità per coloro che hanno problemi di mobilità. Nel dopo sisma si sono aggiunti anche i “nuovi paganichesi” residenti nel progetto CASE, una grande famiglia che quest’anno ha superato abbondantemente le 250 persone meno giovani, ospitate per la prima volta al nuovissimo Centro Parrocchiale. Dopo la Santa Messa officiata dal parroco Don Dionisio, i giovani di ieri, si sono recati in Via del Cardinale dove sono stati accolti dal gruppo giovani di oggi. I volontari della Caritas Parrocchiale hanno preparato loro, un pranzo “da sposi” e per un giorno, hanno mandato in ferie il colesterolo! Come segna posto nei loro tavoli, una poesia per ciascuno di loro in dialetto paganichese, la loro lingua, scritte nel tempo dai tanti “poeti locali” vecchi e nuovi. Momenti di commozione si sono avuti quando molti anziani, pur avendo vissuto una vita nello stesso rione come vicini di casa, a causa dello “sparpagliamento” dovuto al terremoto, si sono rivisti dopo molto tempo, stessa cosa per i nostri emigranti tornati in paese per le ferie estive. Nel dopo pranzo i giovani di ieri, hanno stimolato i giovani di oggi a cantare con loro i canti della nostra tradizione popolare e contadina accompagnati dalla fisarmonica di Augusto e da chitarra e tamburelli. Più tardi si sono lasciati tra baci e abbracci, nei loro occhi in pochi secondi la storia di una vita, pregando Dio, di potersi rivedere l’anno prossimo!
 



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