Madonna d’Appari, lavori alla galleria

Sono passati due anni dai lavori di ampliamento e consolidamento della galleria a ridosso della chiesa della Madonna d’Appari, che hanno deturpato con una colata di cemento il tunnel, scavato a mano nella roccia nel 1877. Due anni in cui sono rinfocolate le polemiche su un’opera ritenuta dai più uno scempio all’ambiente che sovrasta il santuario, situato lungo la statale 17 bis, tra Paganica e Camarda. Adesso qualcosa si sta muovendo. «La scorsa settimana» spiega il consigliere comunale Daniele Ferella, che segue la vicenda dall’inizio «è stato effettuato un sopralluogo, da parte di tecnici della Provincia e della Soprintendenza. La verifica, fortemente voluta dal Comitato pro-santuario, è servita per prendere alcune decisioni importanti: intanto, si dovranno fare dei sondaggi, di natura geologica, sulla galleria e sulla roccia sovrastante, per rimuovere le cause dell’umidità che sta minacciando l’interno della chiesa, che ospita affreschi preziosi. Finalmente la Provincia ha recuperato i fondi necessari per gli interventi, che dovrebbero garantire l’impermeabilizzazione della struttura e dell’edificio. Dopo i sondaggi, si deciderà con quale tecnica procedere e i tempi dovrebbero essere veloci. In seconda istanza» precisa Ferella «si metterà mano al ripristino visivo della galleria, sulla cui necessità concordano sia la Provincia che la Soprintendenza. Quest’ultima indicherà le metodologie più adatte, con l’uso di particolari malte, che dovrebbero avere un effetto finale molto simile alla roccia circostante. E’ vero che sono trascorsi due anni dai lavori che hanno deturpato la galleria» conclude Ferella «ma dobbiamo dare atto alla Provincia di aver lavorato e di essersi impegnata, soprattutto per reperire le risorse necessarie».

- da Il Centro -


 



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