Mietitura a ritmo dei canti popolaria a Colle San Vito

la mietitura ha lasciato a terra gran parte delle spighe. Nonostante la brutta stagione, gli abitanti di Colle San Vito, non hanno rinunciato alla tradizionale Festa della Mietitura. Sulla valle che guarda il Gran Sasso, armate di falcetto sono tornate le anziane del paese. La distesa di spighe d’oro è stata mietuta a ritmo dei canti popolari. Tra loro, Rosina, una donna di novantadue anni. Il simbolo della tradizione di Tornimparte che tra una falciata e l’altra racconta ai tanti bambini il mondo arcaico da cui proviene. «Era tutto diverso, la fatica, il sole» dice Rosina, «Ma era una soddisfazione quando si lavorava bene. La sera si tornava a casa col cuore gonfio di soddisfazione». La festa della Mietitura termina sotto la grande quercia, con la colazione della tradizione. Panonta con il guanciale, salame, formaggio e farro. I canti popolari rimandano al tempo in cui la mietitura era una scusa per incontrare l’innamorato. «In quei tempi ti tenevano a capezza (briglia)- dice ancora Rosina- si faticava, ma ci si guardava pure». L’appuntamento è ora per domenica 27 sempre a Colle San Vito, a partire dalle 16, in piazza per la Festa della Trebbiatura. Tra i vicoli ci sarà anche la dimostrazione degli antichi mestieri.


 



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