Lezione dell’ex ministro Profumo al Gran Sasso Science Institute

 L’ex ministro Francesco Profumo, oggi presidente dell’Osservatorio Anci Smart City, è stato ospite ieri del Gran Sasso Science Institute con la lezione «Il progetto delle città intelligenti nel periodo di Programmazione 2014-2020». Profumo, ingegnere e accademico, è presidente di Iren (multiutility che opera nei settori della produzione, distribuzione e vendita di energia, e nella gestione di servizi integrati). «Il concetto di città intelligente», ha detto, «deve avere maggior concretezza, e le città penso debbano fornire servizi migliori a costi ridotti, in modo che la qualità della vita sia buona. Il fatto tecnologico è secondario, c’è anzitutto un tema culturale, su come una città debba fornire servizi che facilitino la vita». Nella sua lezione Profumo ha però tracciato un quadro preoccupante sul modo italiano di programmare e fare strategia, fallimentare. La programmazione europea 2014-2020 detta le modalità di un futuro «smart» per le città, ma siamo indietro. «Gli altri Paesi hanno iniziato a spendere da gennaio, noi stiamo ancora correggendo i programmi per le tante note di demerito ricevute. Per il futuro ci sono 17 miliardi, ma i fondi della programmazione 2007- 2013, che erano 100 miliardi, 30 li abbiamo persi, gli altri 70 sono stati impegnati in 771 mila progetti, solo poco più di un terzo sono stati spesi. Noi dobbiamo imparare a programmare anzitutto, ma poi anche a gestire ed investire». Profumo ha messo in luce la necessità di un cambiamento culturale, di una strategia, di una grande capacità di progettazione mettendo al centro il cittadino. Sull’Aquila Profumo ha spiegato: «La città può avere le condizioni per sviluppare un processo e un progetto di grande interesse, uscendo dalla logica di un Prg. Per il futuro serve un sistema articolato che ridisegni il modo di vivere in città». È notizia recente di un grande risultato tra gli studenti del Gssi: Catia Trubiani, ricercatrice di Teramo, si è aggiudicata, con il progetto «Despace», un premio Microsoft di 40mila dollari in risorse di calcolo.
- da Il Centro -
 
 



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