Quindicimila visitatori alla Rassegna degli ovini di Campo Imperatore

 Il musicista, docente e ricercatore di musica tradizionale abruzzese Mario Cangi ha ricevuto il riconoscimento della «Verga d’argento» ieri a Fonte Macina di Campo Imperatore in occasione della 55ª edizione della Rassegna degli ovini. Il suono del suo piffero, col quale ha eseguito anche un pezzo di musica classica (tratto da un’opera di Mozart) ha incantato i quindicimila visitatori stimati dagli organizzatori nella giornata conclusiva della manifestazione promossa annualmente dalla Camera di commercio dell’Aquila, che punta sulla valorizzazione del territorio, della zootecnia e delle risorse endogene. Ai classici appuntamenti in cartellone, come il concorso dei formaggi ovini e caprini abruzzesi «Fonte Macina», l’assegnazione del premio «Verga d’argento» e la mini-transumanza, si è aggiunta la festa della transumanza e degli antichi mestieri, allestita nel borgo di Castel del Monte, da tempo annoverato nell’esclusivo club dei Borghi più belli d’Italia. «I numeri registrati nell’edizione 2014 della Rassegna ovini», afferma Lorenzo Santilli, presidente della Camera di commercio dell’Aquila, «confermano la valenza di un’iniziativa che poggia sulla riscoperta e sulla valorizzazione del territorio, a partire dalla zootecnia. Una delle manifestazioni più importanti, a livello nazionale, che richiama allevatori, turisti e appassionati della montagna da ogni parte d’Italia. Nella sola giornata conclusiva abbiamo registrato 15mila presenze». Diecimila, invece, i capi di bestiame in esposizione a Fonte Macina e 55 gli allevatori, arrivati da sette regioni italiane. «Le aziende agricole», sostiene Santilli, «hanno l’opportunità di esprimere, attraverso la Rassegna ovini, le peculiarità del nostro territorio e una fetta di economia agro-pastorale che rappresenta le radici di questa terra». Dai prodotti di nicchia al turismo ambientale: questo, secondo il presidente della Camera di commercio, il filone da seguire per incrementare lo sviluppo economico e sociale del territorio. «La promozione delle tipicità, la valorizzazione dei borghi montani, le bellezze storico-naturalistiche e ambientali», ha concluso Santilli, «rappresentano un bacino di ricchezze a cui attingere per lo sviluppo e la tutela del nostro territorio».

E il sindaco denuncia «Bloccati parcheggi già autorizzati»


CASTEL DEL MONTE «Il corpo Forestale dello Stato ha bloccato i lavori per la realizzazione di tre parcheggi nell’area di Fonte Vetica, nonostante il progetto fosse stato regolamente autorizzato». Nel giorno conclusivo della Rassegna ovini di Campo Imperatore, che ha portato sul Gran Sasso circa 15mila persone, tra allevatori, turisti e appassionati della montagna, esplode la polemica sulla mancanza di parcheggi nella zona. A sollevare il problema è il sindaco di Castel del Monte Luciano Mucciante, che ricostruisce l’iter di approvazione del progetto. «Da anni siamo alle prese con la problematica dell’assenza di aree destinate a parcheggio nella zona di Fonte Vetica, dove operano anche due attività commerciali per la vendita di formaggi e carne tipica del posto. Il Comune di Castel del Monte, dopo un confronto serrato con il Parco Gran Sasso, ha trovato un accordo per l’individuazione di tre aree destinate a parcheggio, per 500 posti auto complessivi. Tale opera di urbanizzazione avrebbe consentito di mettere fine alla sosta selvaggia delle auto, ai margini della strada e all’interno delle aree verdi». Il progetto, presentato due anni fa, è stato regolarmente approvato dal Parco Gran Sasso-Monti della Laga, dalla Regione, dalla Soprintendenza ai beni ambientali e dalla Forestale. «Durante l'esecuzione dei lavori», spiega Mucciante, «ci siamo resi conto che c’erano alcuni piccoli avvallamenti del terreno, che andavano riempiti per dare stabilità al manto stradale. Abbiamo provveduto a effettuare l’intervento, ma il corpo Forestale ha bloccato i lavori, perché mancava l’autorizzazione al riempimento». Autorizzazione chiesta e ottenuta, verbalmente, dal Comune di Castel del Monte al Parco «che, tuttavia, ancora non provvede a rilasciare una documentazione scritta. Dobbiamo far ripartire subito i lavori e infrastrutturare la zona per valorizzare e tutelare il territorio. Facciamo appello alle istituzioni, in particolare al Parco Gran Sasso, a prestare maggiore attenzione alle esigenze del territorio e di chi lo governa. L’immobilismo che si registra non porta da nessuna parte», conclude Mucciante.


- da Il Centro -
 



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