Gli ambientalisti: «No ai parcheggi a Campo Imperatore»

Non si è fatta attendere la replica degli ambientalisti in merito alle ultime dichiarazioni del sindaco sul Gran Sasso e in particolare sulla volontà di istituire un parcheggio a pagamento sul piazzale di Campo Imperatore. Cialente ha anche ribadito la necessità di realizzare la nuova seggiovia delle Fontari, per evitare il fallimento della stazione sciistica. Secondo Bruno Petriccione, referente ambiente per l’Abruzzo del Touring Club Italiano e membro del Comitato scientifico del Wwf Italia, e Stefano Orlandini, presidente dell’associazione Salviamo l’Orso, il progetto va invece fermato: «Si prevede la costruzione di 14 piloni e di due stazioni di partenza e di arrivo», scrivono i due ambientalisti, «poste ad una distanza di circa 200 metri dalla vecchia seggiovia di Fontari: non si tratta quindi di piloni che «andrebbero solo a sostituire quelli già esistenti», ma di un’opera nuova. La realizzazione del progetto distruggerebbe per sempre preziosi habitat di alta quota estremamente fragili, ricchissimi di biodiversità e già minacciati dai cambiamenti climatici, tutelati a livello europeo, contravvenendo così alla direttiva habitat e alle relative leggi nazionali di recepimento. Si tratterebbe quindi di un danno definitivo, contrariamente all’impatto ambientale del traffico e del parcheggio di moto e auto, limitato a pochi giorni all’anno tra luglio e agosto e quindi solo temporaneo». Ma anche per gli ambientalisti va affrontata la questione dell’accesso e dei parcheggi a Campo Imperatore: «L'Ente Parco», aggiungono Petriccione e Orlandini, «sta cercando di risolvere il problema delimitando le aree consentite, nell'ambito del progetto Life "Praterie" e qualche miglioramento già si vede, anche se il problema non è ancora risolto. L'amministrazione comunale avrebbe il dovere di regolamentare in modo dettagliato accesso e parcheggio, visto che tutta l'area è di sua competenza: sarebbe sufficiente una ordinanza del sindaco per interdire o limitare l'accesso (e quindi il parcheggio) alla generalità o almeno ad un numero massimo di auto e motoveicoli al giorno, per motivi di sicurezza ed incolumità pubblica, nel solo periodo estivo. E invece Cialente tiene il suo solito atteggiamento, protestando contro tutti quando la responsabilità dei fatti che denuncia è sua. E' un ribaltamento della realtà, quello che pratica da sempre, accusando le istituzioni (e stavolta pure le associazioni ambientaliste) di omissioni che invece sono sue, in quanto responsabile dell’istituzione competente ad assumere provvedimenti sul territorio comunale». Volendo interdire o limitare il traffico verso Campo Imperatore, per gli ambientalisti occorrerebbe inoltre «far rispettare le regole, con controlli costanti da intensificare nei giorni festivi. Controlli da effettuare non solo sul numero di veicoli che accedono all'area (dal bivio di S. Egidio della statale 17bis, dove occorrerebbe disporre un presidio fisso almeno nei giorni festivi, ma anche sulla velocità, sulla rumorosità e sulle emissioni dei veicoli, moltissimi dei quali viaggiano oltre i livelli consentiti. Il Comune potrebbe chiedere la collaborazione del Corpo Forestale e altre forze di polizia attivando il loro coordinamento anche tramite la Prefettura».
 



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