DA SAN PIETRO A COLLEMAGGIO, GENERAZIONI DIVERSE NEL SEGNO DEL PERDONO E DELLA PACE

Anche una delegazione dell’associazione Giovanni Paolo II di Bisceglie, guidata dal presidente Natalino Monopoli ha partecipato con entusiasmo alla quarta edizione della marcia della Pace e del Perdono.


Il percorso si è snodato tra San Pietro della Ienca e la Basilica di Collemaggio, unendo due punti di riferimento della vita di Pietro dal Morrone. Il sentiero che si sviluppa tra le valli del Vasto e Valle Verde toccando, prima di arrivare all’Aquila, Assergi, Camarda, Paganica e Bazzano, è lungo circa 25 km con un dislivello di oltre 400 mt.
Una giornata piacevole per i numerosi partecipanti di ogni età, all’insegna della fede e del perdono.
Prima sosta ad Assergi dove i partecipanti sono stati accolti con la benedizione impartita dal parroco Don Vito.


Molto apprezzata la sosta mangereccia al centro polifunzionale di Assergi, dove le associazioni “Insieme per Assergi” e “Assergi Racconta” hanno allestito il primo punto di ristoro.
Natalino Monopoli ha dichiarato: “è stata una bellissima iniziativa, far percorrere questi sentieri di montagna nel segno del perdono e della pace e vedere tanti partecipanti appartenenti a generazioni diverse”.

Il gruppo di Assergi si è riunito all'arrivo nella basilica di Collemaggio per una foto di gruppo insieme a Don Vito.

 Il presidente dell’associazione culturale «San Pietro della Jenca» Pasquale Corriere ha lanciato al sindaco Massimo Cialente, e al Comune aquilano un’importante proposta di apertura del «Percorso della Pace e del Perdono». «Suggerirei al Comune di fare una serie di incontri già dai mesi di gennaio o febbraio 2015 per formare un comitato, composto dalle varie associazioni di Assergi, Camarda, L’Aquila e dei vari comuni del nostro territorio, per predisporre un programma serio al pari della marcia Perugia-Assisi», ha esordito. «Sono quattro anni che la nostra marcia della pace è una strapaesana e, se si lavora bene, potrebbe diventare il secondo percorso del Perdono da promuovere a livello nazionale». Per Corriere bisognerà arrivare a costituire un comitato per la «Marcia della Pace e del Perdono», capace di lavorare autonomamente rispetto al Comitato Perdonanza. «Occorre un comitato proprio», ha detto, «per tenere fuori la manifestazione dal Comitato Perdonanza che ha già tanto da fare». Il comitato da formare potrebbe allargare l’evento, candidato a diventare come la Perugia-Assisi una seconda Marcia del Perdono, a livello nazionale e ne gioverebbe assai la risonanza dei nostri luoghi e quindi la promozione turistica.


Nella piazza di Assergi abbiamo incontrato Filippo Crudele (il poeta del Gran Sasso) che ci ha rilasciato una breve intervista.


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