Migliaia di persone hanno salutato il Corteo della Bolla

Tre colpi col ramo d’ulivo, e la Porta Santa si apre nella città della Pace. Tre colpi del cardinale Ennio Antonelli, e la città che veglia il sonno di Celestino è pronta a concedere il perdono a tutti coloro che «pentiti e confessati», varcheranno ancora oggi, fino ai vespri, la soglia della basilica di Collemaggio. Neanche il terremoto di cinque anni fa, col suo carico di dolore, è riuscito a scalfire l’emozione e il messaggio universale della Perdonanza, che quest’anno vive l’edizione numero 720. Pacata, ma decisa, la manifestazione del Movimento Stelle che aveva annunciato la presenza di uno striscione in segno di protesta contro tutti i ritardi e le inefficienze della ricostruzione. Il corteo si è mosso con un discreto ritardo. Da Palazzo Fibbioni Lopez, nuova residenza della municipalità, è partita la sequenza dei figuranti in costume storico per congiungersi con il corteo delle autorità che attendevano in Piazza Duomo con in testa il gonfalone del Comune. Lo stesso Comune che dalla morte di Celestino, avvenuta nel carcere di Fumone dove era stato rinchiuso per volontà di Bonifacio VIII, custodisce la Bolla dell’eremita del Morrone. La questura non ha reso nota la stima dei presenti, ma non c’è testimonianza migliore delle foto per rendersi conto di quante migliaia di persone abbiano partecipato all’evento. Tanti applausi per la Dama della Bolla, Giorgia Miriam Silveri, e per il Giovin Signore, Patrizio De Matteis. La Bolla recata dalla Dama non è quella originale, protetta in una teca, ma non per questo viene meno l’attualità del messaggo di Celestino, il papa che scelse L’Aquila per la sua ascesa al soglio pontificio. Un messaggio assolutamente rivoluzionario, visto che prima di Celestino l’indulgenza era appannaggio esclusivo di chi poteva pagare per ottenerla. Ed è solo il messaggio che Celestino ha regalato a tutta l’umanità il protagonista dell’edizione 2014, così come di quelle che l’hanno preceduta negli anni, quando tuttavia gli sfarzi del programma cosiddetto «civile» offuscavano il senso vero della Perdonanza, con tanto di strascichi nelle aule dei tribunali. Ieri c’erano migliaia di persone ad assistere alla messa celebrata sul prato antistante la basilica, interessata da lavori di ristrutturazione che non consentono un afflusso massiccio di fedeli, ed è questo quello che conta. La Porta Santa resterà aperta fino a stasera, quando il corteo ripartirà alla volta della residenza municipale.
- da Il Tempo -



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