Folla in piazza e coperte ai balconi per don Federico

 Piazza Umberto I a Paganica piena di gente, con la zona rossa per un giorno nascosta non dalle tavole di legno e dalle reti, ma da centinaia di candide coperte stese in segno di giubilo. Erano anni, sicuramente da prima del sisma, che la piazza centrale di Paganica non vedeva tante persone tutte insieme, riunite per la prima messa di don Federico Palmerini. Una grande festa di popolo ha salutato ieri il figlio di Paganica che ha scelto di dedicare la propria vita a Dio. L’altroieri, nella chiesa di San Francesco a Pettino, il ventisettenne Federico è infatti diventato sacerdote, Per sempre. In prima fila, insieme a centinaia di paganichesi, c’erano i genitori, Goffredo e Anna Maria, il fratello Alessandro, i formatori del Seminario, i sacerdoti e i religiosi diocesani e i fedeli delle parrocchie dove Federico ha svolto il servizio come seminarista prima e diacono poi. Nella sua lunga omelia, «ho parlato troppo? vedo Gisella che guarda l’orologio», ha scherzato don Dante Di Nardo, mentre parlava delle doti di quel ragazzo che adesso è al suo fianco, emozionato mentre il microfono fa le bizze e serve qualcuno per metterlo a posto. I genitori e la famiglia del fratello arrivano con i doni per l’offertorio, gli amici portano una carriola con i prodotti della terra paganichese, alla Villa di Paganica è pronto un grande pranzo a base di cannarozzetti, una ricetta con le spezie che sono un segreto della frazione. Alla fine ne verranno cotti 137 chili per oltre 1200 persone.

Una grande festa, di quelle che non si vedevano da anni, di quelle che servono a dimenticare, per qualche secondo, che dietro le coperte stese c’è una frazione ancora da ricostruire. Ma ieri è stato un giorno di giubilo, di quelli che fanno dire a don Dante, rivolto a don Federico, «guardati intorno, guarda questi visi, e se per un momento dovessi sentirti vacillare, ricordati che, quando serve, Paganica c’è sempre».

- da Il Centro -
 



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