Nuovo raid in appartamenti alla Torretta Scatta la task-force della questura

Questa volta sono stati presi di mira appartamenti in zona Torretta, non molto distanti dal cimitero monumentale, durante l’assenza degli inquilini, cosa che fa pensare a un colpo studiato da tempo e messo a segno da professionisti. Sul posto, dopo una ventina di minuti dalla chiamata, sono intervenuti i carabinieri. Ad accorgersi del furto alcuni abitanti, che, rincasando, hanno visto una persona allontanarsi nel buio. Sono stati portati via oggetti in oro e alcuni effetti personali. Non è il primo caso di furto in questa parte di quartiere. Da quanto appreso, non ci sono segni evidenti di scasso, si tratterebbe quindi di un lavoro compiuto da esperti che non hanno temuto l’orario, né il viavai di auto e la presenza di persone nelle abitazioni vicine, probabilmente incoraggiati dalla scarsa illuminazione della zona.


Scatta la task-force della questura Pattuglie di notte in periferia

La rapina ai danni del geometra comunale Carlo Cafaggi, pestato da quattro malviventi asseritamente stranieri davanti ai figli e alla moglie nella villa di Monticchio, ha prodotto una prima risposta. Infatti è scattata la task-force della questura con almeno cinque pattuglie in più che presiedono per tutta la giornata il territorio a fini preventivi. E non è un caso che ieri sono stati notati diversi posti di blocco soprattutto nella zona Est della città. Presenti, ovviamente, pure i carabinieri ma anche la polizia municipale sta dando il proprio contributo alla causa visto che una pattuglia è attiva fino all’una di notte. Non si tratta, comunque, di un lavoro facile, vista l’estensione del territorio del comune capoluogo di regione. Dovrebbe esserci, inoltre, una riunione in prefettura del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Quanto alle indagini ci vorrà molto tempo prima di poter avere qualche indizio reale per identificare i responsabili come pure il basista, se davvero c’è. Una domanda cui gli investigatori non sono in grado di rispondere è come mai, rapinatori tanto decisi, meticolosi e senza scrupoli, abbiano lasciato al polso della moglie del geometra un orologio di notevole valore. Nei prossimi giorni, forse oggi stesso, il geometra potrebbe essere sentito, ammesso che le sue condizioni lo consentano. Fermo restando che egli difficilmente potrà fornire indizi importanti visto che tre banditi su quattro avevano il volto incappucciato. Si punta molto su rilievi di polizia scientifica che potranno essere decisivi qualora qualcuno dei rapinatori fosse stato già schedato in quanto pregiudicato. Qualche indizio, soprattutto circa persone che si sono viste circolare nei giorni antecedenti alla rapina, potrebbe essere fornito proprio dai residenti che sono stati ascoltati dagli agenti della squadra Mobile. Non può nemmeno escludersi, secondo quanto si è appreso, che si arrivi a stanare qualcuno che si trova in città per motivi di lavoro. In una zona vicina a quella dove c’è stata la rapina, pochi giorni fa i carabinieri della Compagnia dell'Aquila, nel corso di un servizio per il controllo del territorio, hanno denunciato in stato di libertà un 36enne aquilano e un 37enne albanese, entrambi residenti in città, per furto aggravato. Sono stati sorpresi a Bazzano con due grossi sacchi che, dall’immediato controllo effettuato, sono risultati pieni di pomodori appena raccolti. Infatti i due si erano introdotti abusivamente all’interno del fondo agricolo scavalcando il cancello e dopo aver raccolto i pomodori li stavano caricando sull’autovettura a loro in uso.

 



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