Antonio Centi: "il Governo deve farsi carico dei centri storici"

“Una precisa e diretta azione sul Governo al fine di far assumere dallo stesso l’impegno formale per interventi di sostegno alla ricostruzione generalizzata degli edifici pubblici e privati in tutti i Comuni abruzzesi danneggiati dal sisma del 6 aprile”. A sollecitarla al commissario di governo per la ricostruzione Gianni Chiodi e al vice commissario Massimo Cialente e’ il presidente di Anci Abruzzo Antonio Centi.


“In sostanza - spiega - vi chiedo di far affermare con atto ufficiale che: ‘lo Stato interverra’ nelle forme appropriate ed articolate al fine di evitare che nessun centro storico antico danneggiato sara’ lasciato ad un lento e fatale degrado per la mancanza della ricostruzione degli immobili senza distinzione tra prima e seconda casa’. Tale impegno da parte del Governo che, naturalmente potra’ attivarsi in forme compatibili - prosegue Centi - servira’ a dare certezze di futuro per decine e decine di centri storici dell’area interna abruzzese che attraverso le proprie classi dirigenti nel recente passato hanno compiuto ‘miracoli’ per impedirne la cancellazione promuovendo e realizzando con determinazione, scelte politiche ed amministrative sostenute anche con la forza della fantasia e quant’altro e che in mancanza - come si diceva - di un chiaro indirizzo di Governo in merito con sicurezza matematica saranno destinati all’abbandono irreversibile.

Serve quindi che si cancelli prima possibile - afferma il presidente dell’Anci - quel pericoloso e grosso margine di ambiguita’ che tuttora impedisce di capire se i centri storici minori saranno salvati oppure no, saranno destinati all’abbandono oppure no. In tal senso con una netta dichiarazione si potra’ determinare anche un nuovo linguaggio burocratico all’interno della Struttura di Missione che cancelli le confuse interpretazioni riguardanti gli interventi dei privati cittadini anche negli edifici considerati come non prime case. Conoscendo la vostra sensibilita’ nei riguardi dei valori del nostro territorio - conclude Centi rivolgendosi a Chiodi e Cialente - sono convinto che non mancherete di svolgere ogni azione perche’ sia affermato autorevolmente che ‘il Governo e’ impegnato a non far morire un preziosissimo tessuto identitario di storia, arte, cultura e ambiente dell’Abruzzo e dell’Italia’”.



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