Sharper la grande festa della scienza conquista bambini e adulti

Ricercatori che in Italia fanno fatica, che vanno all'estero per approfondire gli studi e spesso non tornano più nel Paese di origine, ma che non mollano mai, perché la ricerca è la base del futuro, si nutre di curiosità e passione, è fatica ma anche piacere. Loro sono stati i protagonisti ieri della “Notte dei ricercatori” che si è svolta in contemporanea in tutta Europa. In 600 tra ricercatori e tecnici sono usciti dai Laboratori Nazionali di Fisica Nucleare del Gran Sasso, dalle stanze dell'Università dell'Aquila, e dal Gran Sasso Science Institute, per incontrare soprattutto i giovanissimi. I bambini in giro per le strade del centro storico erano tantissimi, e in tanti hanno toccato con mano esperimenti pensati per loro. Oltre venti le iniziative messe in campo, nelle quali fondamentalmente si è voluto mostrare come fisica e scienza in genere siano parte di ogni aspetto della vita. Piazza Duomo e la Villa Comunale sono stati come un circo di gioia e curiosità. Fisica ma anche storia, archeologia e musica hanno animato la città per i tantissimi aquilani arrivati per l'evento. «Per il prossimo anno speriamo di poter organizzare eventi per tutta la giornata. Oggi per noi è un successo vedere tanti bambini» ha detto Roberta Antolini responsabile della Comunicazione per i Laboratori del Gran Sasso. La "Notte europea dei ricercatori" il prossimo anno toccherà i dieci anni, è nata per volontà della Comunità Europea, ed è organizzata sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica. «Essere scienziati è un privilegio che si inizia da piccoli» ha osservato Luca Ottaviano, ricercatore dell'Università dell'Aquila.
- da Il Centro -



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