Parto in acqua all’Ospedale San Salvatore

 E’ stata inaugurata la nuova sala per il parto in acqua al S. Salvatore di L’Aquila. Il presidio Aq offre così un’opzione in più alle donne grazie alla generosità dell’Ammi (associazione nazionale mogli medici italiani) – presieduta da Maria Grazia Tatti, coadiuvata da Rosanna Fain Bonda Mastrangelo – che ha acquistato la vasca per lo ‘speciale’ parto e l’ha donata all’ospedale di L’Aquila nel post-sisma.

Presenti, tra gli altri, il Manager Asl 1 Giancarlo Silveri, il direttore sanitario aziendale, , il prof. Gaspare Carta, direttore di Ostetricia, la dr.ssa Sandra Di Fabio, direttore Neonatologia e Tin, il direttore sanitario del S. Salvatore Giovanna Micolucci e molti altri direttori si servizi.

Un’esperienza, quella della nascita in acqua, appannaggio, in Abruzzo, di pochi presìdi ospedalieri e che si accompagna a benefici psico-fisici nel rapporto mamma-figlio. Il parto in acqua sarà possibile solo per donne con gravidanze non a rischio e, ovviamente, limitatamente ai parti naturali. Per assistere al meglio le partorienti, il personale ha seguito un articolato corso di formazione professionale che ha riguardato ostetriche, ginecologi e neonatologi.

L’attuazione del progetto del parto in acqua è stata resa possibile dalla generosità dell’Ammi che ha acquistato la vasca e l’ha donata all’ospedale di L’Aquila nel post-sisma. Oltreché al decisivo atto di generosità della succitata Associazione, il progetto parto nel liquido si deve alla sensibilità del Manager Asl 1, Giancarlo Silveri e all’impegno dei responsabili dei Servizi interessati, in particolare del prof. Carta, direttore di Ostetricia e Ginecologia e del direttore di Neonatologia nonché del Dipartimento Materno-infantile, dr.ssa Di Fabio.

La nascita in acqua dà una serie di importanti benefici tra cui il rilassamento della muscolatura (e quindi meno dolore) e un più intenso contatto mamma-neonato.

“Sono davvero molto grato – ha detto Silveri – all’associazione mogli medici italiani che ci ha donato la speciale vasca e che ha dimostrato non solo grande generosità verso di noi ma anche e soprattutto pazienza e tenacia per perseguire questo obiettivo”.

Il ‘pianeta-nascita’, al S. Salvatore, si avvale di due Servizi efficienti come Ginecologia e Neonatologia-Tin (terapia intensiva neonatale). Quest’ultimo servizio, che tratta parti prematuri (tra la 23esima e la 37esima settimana) assiste circa 104 parti pre-termine l’anno. Per quanto riguarda Ostetricia e Ginecologia del S. Salvatore, nonostante il calo verticale della natalità in quasi tutti gli ospedali italiani, anche nel 2013 il reparto è riuscito a mantenersi su standard di tutto rispetto come numero di parti: al di sopra della considerevole soglia di 1.000, per la precisione 1.021. Nei primi 7 mesi di quest’anno, Ostetricia ha registrato un aumento delle nascite: 45 in più tra gennaio e luglio 2014 rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno.

 



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