Dopo più di 10 anni di viaggio domani lo «sbarco» sulla cometa

Dopo dieci anni e mezzo di viaggio, la sonda europea mercoledì 12 novembre raggiunge il suo obiettivo: lo sbarco del lander Philae sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Lo scorso 6 agosto Rosetta, dopo che in gennaio era stata «risvegliata» da una lunga ibernazione, aveva concluso le sue manovre per inserirsi in un’orbita intorno al nucleo della cometa. Nei mesi successi aveva scattato fotografie dettagliate della strana forma (divisa in due corpi distinti che all’inizio avevano fatto pensare alla fusione di due nuclei) per consentire agli scienziati dell’Agenzia spaziale europea (Esa) di stabilire il migliore punto per l’atterraggio, che pochi giorni fa è stato denominato Agilkia (come un’isoletta sul Nilo). Il principale obiettivo scientifico della missione è capire l’origine delle comete e le relazioni tra la loro composizione e la materia interstellare per potere risalire alle origini del Sistema solare, come spiegato nel video (lo vedete qui sotto) fatto realizzare appositamente dall’Esa per diffondere al grande pubblico l’importanza di Rosetta.


 



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