Ricordo di un grande amico e di un maestro

SE NE E' ANDATO UN GRANDE GIORNALISTA CHE SCRIVEVA DI SPORT E NON SOLO, CON COMPETENZA E PASSIONE: FRANCO GIANCARLI
 - (di Stefano Leone) -Il mistero della morte ha spinto i filosofi a lunghe meditazioni, i poeti a scrivere fiumi di versi; tutti gli uomini, colti o ignoranti, poveri o ricchi, allegri o tristi, ognuno a modo proprio, vivono la loro vita con il pensiero ricorrente di ... quando verrà quel giorno e di ... come sarà. Ed è sicuramente triste il giorno della scomparsa di Franco Giancarli, acuto e attento giornalista sportivo e non solo. Franco Giancarli, (con il Direttore di inAbruzzo Gianfranco Colacito e Dante Capaldi), ha fatto parte del trio di Maestri che, ognuno con il proprio stile, ha forgiato la mia dedizione al giornalismo. Era stato colui il quale mi diede consigli e pareri sui miei primi articoli di rugby. Il rugby che allora entusiasmava: quello de L’Aquila Rugby neroverde degli scudetti. Io, che venivo dal calcio, mi trovai a fare il secondo a Dante Capaldi al Corriere dello Sport che mi diede da seguire, appunto, L’Aquila Rugby. Franco mi “accudì”, giornalisticamente facendomi pian piano entrare nelle regole e nelle tecniche del rugby. Lui scriveva per Il Tempo. Seguitissimo dai lettori e sempre molto autorevole negli ambienti dello sport. Una penna raffinata e colta che scriveva di sport usando a volte il fioretto altre la sciabola ma sempre con stile impeccabilmente raffinato e reale. Non lo vedevo da molto tempo. Dopo il sisma del 2009, si era trasferito sulla costa teramana. Intristito e malinconico, silenzioso e compassato più di sempre, Franco voleva tornare nella sua città, L’Aquila. L’aveva vissuta quando, in un’altra vita, era città vera e viva. Franco mancherà. Mancherà il suo modo di essere sempre impeccabilmente di grande stile, pacato ed elegante nei modi e nei gesti, forbito nel linguaggio e fendente senza mai offendere la persona. La scomparsa di Franco non è una fine; egli potrà continuare a vivere con ciò che ha lasciato: principi, insegnamenti ed esempi. Ciao Franco, verrò a trovarti ancora e parleremo di sport e di rugby; ti ascolterò come facevo allora e sarò orgoglioso come quando scrivesti su Il Tempo di me a proposito di una radiocronaca dicendo: “…la voce calda e professionale davvero di Stefano Leone…”. Grazie Franco, ora riposa dove va a dormire il sole. Non ti dimenticherò.



 



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