Travolto dalla slavina sul Gran Sasso: è stato protetto dalla massa nevosa

(Da Il Centro) - Salvo dopo un volo di centinaia di metri. Il miracolato è un giovane alpinista romano che la mattina del primo maggio è stato investito da una slavina mentre si trovava con un compagno di ascensione sul versante sud della vetta orientale del Corno Grande sul Gran Sasso. Il giovane, A.C., stava risalendo il canale Haas-Acitelli quando, giunto quasi al termine della salita, è stato travolto da una valanga e trascinato per centinaia di metri fino alla base del canale. L’allarme è stato dato dal suo amico, anche lui romano di circa 30 anni, il quale è stato solo sfiorato dalla massa nevosa.
 Sul posto si sono portati l’elicottero del 118 con gli uomini del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico i quali hanno recuperato con il verricello sia l’infortunato che il suo amico rimasto illeso. Il giovane ha riportato alcuni traumi ma le sue condizioni non sono gravi.
 «L’alpinista romano» dice uno dei soccorritori «si è salvato in quanto è stato protetto dalla stessa massa nevosa che lo ha trascinato giù e che è scesa lentamente. Per cui l’impatto con il suolo è stato lieve. E’ chiaro che quando ci hanno allertato per questo recupero abbiamo pensato al peggio». E, infatti, pochi anni fa, un esperto escursionista aquilano che stava facendo sci estremo trovò la morte in quella zona. I due escursionisti hanno comunque riconosciuto che l’ora (11,30) nella quale si sono trovati in quel punto della montagna non era la più adatta ammettendo che il rischio di slavine.
 Il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, tramite una nota dell’addetto stampa Gianluca Ricciardelli «raccomanda la massima prudenza in montagna perché l’innalzamento delle temperature può provocare instabilità del manto nevoso con conseguente pericolo di slavine».

 



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