Messa in sicurezza la "Ferrata Brizio", domani il recupero delle salme

E' rientrata a Campo Imperatore alle 19 di questa sera la squadra che ha operato per la messa in sicurezza della Ferrata Brizio che con tutta probabilità permetterà domani il recupero delle salme dei due giovani alpini del 9° Reggimento, Giovanni De Giorgi, 26 anni di Galatina (Lecce) e Massimiliano Cassa, 29, di Corato (Bari), precipitati, venerdì scorso, in un canalone del Gran Sasso. Quattro uomini del soccorso alpino e tre soccorritori dell'esercito hanno sfidato la bufera per raggiungere il luogo dell'incidente e preparare il recupero di domani.

I corpi sono stati ancorati nei giorni scorsi con le barelle alla roccia e verranno trasportati seguendo la corda fissa della ferrata verso, probabilmente, Prati di Tivo (Teramo) seguendo il sentiero verso il Rifugio Franchetti.
Le salme, a quanto si è appreso presso la Prefettura di Teramo, verranno poi composte presso l'obitorio dell'Aquila dove sarà disposta una camera ardente nella sede del 9/o Reggimento Alpini, per i commilitoni che renderanno omaggio ai due giovani colleghi, mentre i funerali si svolgeranno regolarmente nei comuni di origine di De Giorgi e Cassa in Puglia. I familiari dei due alpini sono tuttora nella caserma degli alpini e attendono l'esito del recupero supportati dagli psicologi dell'Esercito.

Era partita poco prima di pranzo la squadra di soccorso da Campo Imperatore per tentare di far ripartire le procedure del recupero delle salme dei due alpini. La squadra, che per arrivare nei pressi del luogo della sciagura ha impiegato circa 2 ore, ha proseguito nel lavoro di ferratura per il recupero via terra dei corpi dei due giovani alpini.

Qualora il vento in quota fosse calato, sarebbe stato pronto al recupero anche l'elicottero del 118 per operare col verricello, spiegano al campo base di Prati di Tivo (Teramo), ma le condizioni meteo avverse non hanno consentito l'intervento dell'elicottero.


 



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