Un testimone-chiave nell'omicidio del giovane croupier aquilano

 C’è un testimone-chiave del tragico epilogo dell’aggressione in casa, avvenuta a Birmingham (Inghilterra) costata la vita al giovane croupier aquilano Francesco Leccese, di 21 anni. È lui che ha raccontato agli investigatori cos’è successo all’interno di quell’appartamento in Daley Close a Ladywood, dove l’aquilano si era trasferito per lavoro. OMICIDIO. L’indagine della polizia locale procede con l’ipotesi di omicidio, contestazione mossa a carico di un coetaneo dell’aquilano, originario di Lissone (Monza e Brianza) che è stato posto in stato di arresto. Quello che emerge dalle prime risultanze investigative è il quadro di un omicidio per futili motivi da parte di un giovane che fa parte dello stesso gruppo di conoscenti dell’aquilano, che condivideva con altri la sua abitazione. LE INDAGINI. È toccato ai genitori del ragazzo, il funzionario di polizia Giuseppe Leccese e l’insegnante Alessandra Ligas, lo straziante rituale del riconoscimento. Le ferite da taglio sul corpo del ragazzo non lasciano dubbi: è morto accoltellato. Sono state attivate le procedure per riportare a casa il giovane, al fine di organizzare il rimpatrio e i funerali che potranno essere celebrati, secondo alcune previsioni, non prima di una decina di giorni. Lo sconforto tra quanti l’hanno conosciuto e amato è grande. LA LETTERA. Il fratello Ludovico gli ha scritto una lettera di cui riportiamo alcuni stralci. «Ciao Bro..come butta?;)...ci manchi...non faccio altro che pensare a noi 5...tutti insieme, tutti a litigare e tutti a giocare...le grandi scazzottate sul divano..le vetrine rotte...ma sempre uniti...ognuno che proteggeva l’altro...la cameretta comune...che tu non sopportavo più perché io e Filippo non ti facevano dormire la domenica e tu ti arrabbiavi ahahaha...eri sempre il primo a stuzzicare...ma eri sempre il primo a mettersi davanti a me e Filippo Leccese per non farci toccare da nessuno....bhe...ce la siamo proprio spassata eh?;) io spero solo che da lassù tu possa vedere che cosa sta succedendo qua giù...ci scrive gente di cui non abbiamo mai sentito parlare...eppure ci sembrano così vicini e cari...amici...insomma..ovunque tu avessi trasmesso la tua gioia...quella gioia spensierata del “cazzeggio” Ahahaha stasera alla messa hai visto che roba? La tenda piena...tutti per te...tutti..tutta gente che ti ammirava per il tuo coraggio e la tua voglia di vivere...anche contro le regole, hai vissuto ogni giorno della tua vita al massimo se ogni lacrima potesse dirti quanto noi ti vogliamo bene...allora penso ti scoppierebbe il cuore...mammina e papino ti rimproveravano spesso...ma in fondo non sai quanto bene ti volevano...quanto gli mancavi e quanto adesso gli manchi....don Juan ha detto di ricordarti non con tristezza e non con nostalgia...e io già lo faccio...ogni tanto piango pensando ai momenti affettuosi con te...ogni tanto rido pensando alle “cavolate” che solo tu riuscivi a combinare Ahahaha per non parlare delle scuse che inventavi....il ?...io come tutti non abbiamo avuto l'occasione di salutarti e per me questo è un ciao...un arrivederci...un "a presto"...si perché ora mi metto a dormire...e come chiudo gli occhi mi appare la tua faccia che invidiavo da impazzire...tutte le ragazze dicevano che dei tre eri il più bello...ed hanno tutte ragione...io invece dirò che tu sei il più bello di tutti...ma per come eri dentro a nome tuo ma anche da parte mia e di Filippo ringraziamo davvero tutti coloro che ci stanno accanto...hai retto una famiglia piccola...ed ora con la tua partenza ne hai creata una enorme».
- da Il Centro -




 



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