Un tocco aquilano nella missione «Rosetta»

Con la missione «Rosetta», dopo un lungo lavoro di progettazione e realizzazione, l’uomo ha raggiunto per la prima volta con propri strumenti, la superficie del nucleo di una cometa. Il 12 novembre alle 17,03 italiane, il lander Philae (rilasciato dalla sonda Rosetta) si è appoggiato sulla superficie della cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko, inviando alla Terra affascinanti immagini. Il deep space transponder, che rappresenta il cuore del sistema con cui la missione comunica con la Terra, riceve gli ordini che hanno consentito questo straordinario successo, su una distanza pari a circa quattro volte quella che separa il Sole e la Terra, e invia splendide immagini. Nella progettazione e realizzazione ha avuto un ruolo fondamentale lo stabilimento Thales Alenia Space dell’Aquila, dove ne sono stati prodotti anche altri, impiegati nelle più importanti missioni di esplorazione interplanetaria. «L’Università dell’Aquila», si legge in una nota, «che da sempre intrattiene rapporti di collaborazione con Thales Alenia Space, desidera congratularsi con tutti coloro che hanno contribuito all’enorme successo ed è orgogliosa del fatto che nel team ci siano valenti professionisti che si sono formati al proprio interno. Tra di loro, il fisico Sigilfredo Cocchi e l’ingegnere elettronico Antonio Rapposelli di Thales Alenia Space e altri ingegneri, fisici, chimici e matematici formati e specializzati in Ateneo».


 



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