L'Appennino d'inverno è magnifico. Facciamo sì che questa bellezza non uccida...

Appennino d'inverno? Attenzione!

- di Stefano Ardito - Sull'Appennino sono arrivati la neve e il ghiaccio. Per molti amici è la bella stagione, quella in cui le nostre montagne diventano luminose e severe. Come tutti gli anni, però, sono anche iniziati gli incidenti. Due morti al Gran Sasso la settimana scorsa, uno al Terminillo ieri, e c'erano già stati altri scivoloni durante le prime gelate di qualche settimana fa. Il motivo è quasi sempre il solito. Molti, troppi escursionisti vanno sulla neve dura o sul ghiaccio con l'attrezzatura estiva, o magari con le ciaspole che invece servono in tutt'altri ambienti e con tutt'altre condizioni della montagna. Gli organi d'informazione, dai TG regionali ai quotidiani (anche quello per cui scrivo, ahimé) non s'interessano della cosa. Alla fine dell'inverno, dalle Apuane in giù, i morti rischiano di essere come sempre decine.

Per molti amici, che in montagna sanno bene come andare, questa sarà una predica inutile. So bene, però, che queste righe saranno lette anche da escursionisti e da lettori delle mie guide (grazie di cuore!) che non sanno bene come comportarsi su neve dura o ghiacciata. L'invito a fare attenzione, a informarsi, ad acquistare l'attrezzatura giusta, magari a frequentare un corso di una scuola del CAI o delle guide alpine vale soprattutto per loro. L'Appennino d'inverno è magnifico. Facciamo sì che questa bellezza non uccida.


 



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