Giovane romeno si impicca in un albergo diffuso di Santo Stefano di Sessanio

Non aveva mai avuto problemi con la legge, il lavoro lo gratificava, ma qualcosa dentro di sé lo turbava, e ieri ha deciso a suo modo di porre fine a quel malessere. C.C., 31 anni, cittadino romeno, si è ucciso a Santo Stefano di Sessanio, impiccandosi in una stanza attigua alla reception dell’albergo diffuso Sextantio, dove lavorava. A fare la macabra scoperta, un dipendente arrivato sul luogo di lavoro per dargli il cambio. Il giovane, sposato e residente in uno dei borghi più belli d’Italia, senza lasciare scritto nulla, si è impiccato dopo aver fatto passare una corda nell’intercapedine di una trave del sottotetto della struttura.
A dare l’allarme è stata la moglie, non vedendolo arrivare a casa. La donna ha avvertito il collega di lavoro di suo marito che ha poi scoperto il corpo penzoloni. Sul luogo sono subito arrivati gli operatori sanitari del 118 in elicottero, ma solo per constatare l’avvenuto decesso. Sono poi intervenuti i carabinieri della stazione di Calascio, diretti dal maresciallo Giovanni Casilli. La salma del giovane è stata messa a disposizione del pm Antonietta Picardi la quale potrebbe disporre l’autopsia prima di concedere il nullaosta per i funerali.

 



Condividi

    



Commenta L'Articolo