L'EMIGRAZIONE ITALIANA NEL MONDO

Nel consueto incontro del martedì, che l'Università per la Terza Età propone ai Soci, ha avuto come ospite Goffredo Palmerini.
Un interessante escursus sulla nostra migrazione, iniziata qualche hanno dopo l'unità d'Italia e che ha visto partire un "esercito" di disperati, verso lidi sconosciuti, anche per la troppa tassazione che incombeva sugli italiani, (briganti o migranti). Chi è andato all'estero in quegli anni sono stati degli "Ulissi". Sofferenze ripagate e riscattate. Questo è emerso dalla puntuale conferenza di Palmenrini, italiani che in ogni continente sono riuscito ad emergere e portare alto il nome dell'Italia. Un'Italia più grande di quella che sta all'interno dei nostri confini. Nel mondo 80 milioni di oriundi Italiani. Stime che noi non percepiamo; una sorpresa il Brasile, è uno dei Paesi che ha una grande presenza italiana, oltre 25 milioni. San Paolo del Brasile, terza area più popolata nel mondo, con 18 milioni di abitanti, metà della popolazione è di origine italiana!!! Questa sera Goffredo Palmerini ha messo in evidenza quanto sia superficiale l'atteggiamento della maggioranza delle persone quando si parla di migrazione.
Molti emigranti andarono in Australia consapevoli delle immense opportunità che questa terra poteva loro offrire. E' stato un duro periodo dopo la seconda guerra mondiale per gli immigrati. Tra il 1951 e il 1961, 170,000 italiani sono emigrati dall'Italia verso l'Australia, anche tanti assergesi, sono partiti per cercare fortuna in quelle terre lontane. L'inglese è stata sempre una difficoltà aggiuntiva per molti immigrati  italiani, basti pensare che i più anziani di loro non hanno mai imparato la nuova lingua. Gli italiani attualmente sono riusciti a stabilirsi molto bene in Australia e la loro comunità è vista con favore e come esempio di alta efficienza e produttività dai colleghi australiani, i quali apprezzano molto anche le  doti culinarie degli italiani.  Per molti anni gli italiani hanno costituito la comunità più grande di immigrati dopo gli inglesi.
La maggior parte degli emigranti assergesi,  partivano con poche risorse, seguendo i loro parenti che si erano già stabiliti in Australia, appena arrivati la prima necessità consisteva nel trovare un impiego al fine di spedire dei soldi alle loro famiglie rimaste in Italia. Molti arrivarono in Australia senza risparmi o con pochissime possibilità economiche, ci sono stati momenti molto duri. Durante il boom economico del paese non era difficile trovare immediatamente un impiego nonostante non si parlasse la lingua e si fosse arrivati da pochi giorni.

Le foto dell'"Università della terza Età" sono di Bruno Marconi

Le foto degli assergesi in Australia sono di Patrizia Napoleone

 



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