Inaugurazione oggi dell'Anno Accademico del Gran Sasso Science Institute

Il Gran Sasso Science Institute inaugurerà questa mattina l'Anno Accademico 2014/2015 all'Auditorium del Parco, con una Lectio Magistralis di Francesco Profumo, già ministro dell'Istruzione del governo Monti, professore al Politecnico di Torino e presidente dell'Iren.
Sarà l’occasione per un bilancio del primo anno di attività della scuola internazionale di dottorato e centro di ricerca e formazione superiore. E per scoprire, così, che L’Aquila sta diventando, seppur tra mille difficoltà, un polo d’attrazione di cervelli.
In questi giorni, il Gssi ha pubblicato sul sito internet e sulla bacheca della nuovissima fan page Facebook un report molto interessante che racconta i primi dodici mesi di vita della scuola.
Come noto, il Gran Sasso Institute è stato istituito con legge dello Stato (Art. 31 bis Legge n.35/2012). L’idea era di realizzare a L’Aquila un polo di eccellenza scientifica internazionale, grazie alla valorizzazione di competenze e strutture altamente specialistiche già esistenti nel territorio, nonché di favorire l'attrazione di risorse di alto livello nel campo delle scienze di base e dell'intermediazione tra ricerca e impresa (fisica, matematica, informatica, gestione dell'innovazione e dello sviluppo territoriale) attraverso attività didattica post-laurea, e di formare ricercatori altamente qualificati.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), in collaborazione con l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), organizzò un incontro per discutere le politiche e le scelte strategiche necessarie a rilanciare, dopo il sisma, l’economia della città dell’Aquila. Agli incontri parteciparono soggetti istituzionali, imprese, rappresentanti del mondo produttivo, accademico e della società civile. Per rilanciare l’economia rinforzandone lo sviluppo futuro furono proposti diversi progetti, che l’OCSE ha provveduto a scrutinare e ordinare per importanza. Il primo, valutato il più importante, denominato The Nest of the Eagle’s Future, è stato proprio il GSSI.
Un progetto di respiro nazionale, ovviamente. Infatti, la realizzazione di scuole di dottorato come il GSSI va nella direzione tracciata dal “Processo di Bologna” a cui l’Italia aderisce e che, a partire dal 1999, indica la realizzazione di scuole dottorali in collaborazione tra Università ed Istituti di ricerca come strumento necessario al rilancio del sistema dell’alta formazione a livello europeo.
Secondo la legge istitutiva, la Scuola ha come soggetto attivatore l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e opera in via sperimentale per un triennio a decorrere dall'anno accademico 2013-2014. Allo scadere del triennio, a seguito della valutazione dei risultati da parte dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, la Scuola, con apposito provvedimento legislativo, potrà assumere carattere di stabilità, diventando soggetto indipendente dal punto di vista giuridico ed economico, mediante decreto di riconoscimento e approvazione del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.
La ricerca e l’insegnamento nel GSSI si fondano su una consapevole base metodologica ed epistemologica. Attraverso una collaborazione e interazione quotidiana, gli studenti di dottorato e i ricercatori delle tre aree del GSSI – fisica, matematica e scienza sociale – hanno l’opportunità di acquisire una profonda conoscenza dei metodi scientifici e familiarità con i principali temi ed episodi della storia della scienza.
Gli allievi di ogni area scientifica sono stati reclutati a livello internazionale. Come in molte scuole di dottorato, seguono un opportuno numero di corsi al primo anno, dedicando i successivi due anni al completamento del lavoro di ricerca con la stesura di una Tesi di Dottorato.
Il reclutamento degli studenti del primo anno di attività ha riguardato un totale di 36 borse di dottorato, suddivise nei 4 corsi attivati: Astroparticle Physics, Mathematics in Natural, Social and Life Science, Computer Science, Urban Studies. Per adempiere alla propria missione ed in ottemperanza al piano strategico, il GSSI, nell’anno accademico 2013/2014, ha attivato anche un programma di assegni di ricerca biennali (borse PostDoc) per giovani di talento che, conseguito il titolo di Dottorato, intendono intraprendere la carriera di ricercatore. Sono state bandite un totale di 16 borse PostDoc suddivise nelle 4 aree di attività dell’Istituto.
I bandi hanno ricevuto un notevole numero di domande: 552 per il bando relativo ai Dottorati e 411 per il bando relativo alle posizioni PostDoc.



 



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