Cialente e Piccone strappano la promessa al ministro Lupi: Aumento autostradale solo dell’1,5

 «Dopo aver chiamato personalmente il ministro Maurizio Lupi, il vice ministro Riccardo Nencini mi ha autorizzato a comunicare ufficialmente che la nostra autostrada subirà un aumento solo dell'1,5%, pari a quello di tutte le autostrade italiane». A proclamare la svolta sulla propria pagina nella rete sociale di Facebook è il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, tra i sindaci in rivolta per l'annunciata volontà della società di gestione di A24 e A25, Strada dei Parchi, di aumentare i pedaggi con una stangata del 9% a partire dal primo gennaio 2015. Stangata scongiurata? Cialente conferma che incontrerà, con gli altri sindaci, il Governo, «per avere una situazione chiara e definitiva per l'unica vera via di collegamento con l'Adriatico e con Roma». Anche il parlamentare di Ncd Filippo Piccone confida su Lupi: «Ho riscontrato da parte del ministro tutta la sua sensibilità tanto da rassicurarmi che non permetterà alcun aumento del 9 per cento, restando fermo al massimo all' 1,5 per cento. Non potevamo permettere che ogni anno», aggiunge Piccone in una nota diffusa da Massimo Verrecchia (dirigente Ncd), «l'autostrada dei parchi si trasformasse in autostrada dei “pacchi” con conseguente sorpresa amara per gli abruzzesi». Ma con la società concessionaria del Gruppo Toto si paventa un braccio di ferro. Sono Adusbef e Federconsumatori a ricordare come già l’anno scorso il ministro dei Trasporti aveva concesso rincari tariffari fino all’8,8 per cento, con una media del 3,9%, dopo aver affermato di aver arginato gli aumenti all’interno dell’inflazione programmata. Le associazioni dei consumatori chiedono una moratoria auspicando che «Lupi, almeno quest’anno, non faccia il gioco delle tre carte, come l’anno scorso». Secondo Adusbef e Federconsumatori inoltre le richieste di Strada Parchi sono di gran lunga le più alte rispetto a quelle di tutte le altre società autostradali. Di contro tuttavia c’è che l’amministratore delegato di Strada Parchi Cesare Ramadori ha già avuto modo di spiegare al Centro che un “semplice” aumento dell’1,5 per cento dei pedaggi sarebbe una tragedia per i conti della concessionaria che deve far fronte al calo del 20 per cento del traffico su A25 e A24. A prendere posizione è anche la Regione. Il sottosegretario alla giunta Camillo D’Alessandro preannuncia che la Regione chiederà alle società di gestione la non applicazione degli aumenti previsti ai pendolari: «Siamo consapevoli che gli aumenti sono legati ad un contratto che prestabiliva la scansione degli investimenti nel tempo con i corrispondenti aumenti tariffari. Tuttavia appaiono non sostenibili sul carico dei lavoratori gli aumenti annuali. La questione va risolta anche tenendo conto di un necessario confronto tra tariffe e chilometri negli altri tratti autostradali italiani». Altra partita, fa notare D’Alessandro, riguarda il governo nazionale. «Non è più pensabile che del gettito che le società di gestione del servizio autostradale versano ogni anno allo Stato neanche un euro torni sul territorio che ha prodotto quel gettito, ovvero l’Abruzzo. Parte di quelle risorse», conclude, « può essere riconosciuta alla Regione che a sua volta dovrà investirle sul sistema stradale regionale e interregionale».

 



Condividi

    



Commenta L'Articolo