TRIBUNALE L'AQUILA: GUARDIE GIURATE AL POSTO DEI MILITARI NEL TRIBUNALE, UNA NOTA DI DI GIANDOMENICO

Negli uffici giudiziari dell’aquila dal 31 dicembre scorso non c’è più il presidio dei militari.
Nonostante il sollecito del ministero della Difesa a prorogare i termini del servizio, il governo Renzi non ha inserito la problematica nel pacchetto delle misure per L’Aquila nelle legge di stabilità e quindi la convenzione, stipulata dopo il terremoto, è effettivamente scaduta.


La falla è stata tamponata con il ricorso alla guardiania privata, decisa in un vertice in prefettura, in attesa che la soluzione della problematica venga inserita nel decreto “milleproroghe”.


Sulla sostituzione dei militari con guardie giurate per la vigilanza al palazzo di Giustizia dell’Aquila dal segretario provinciale Ugl sicurezza civile L'Aquila, Cesare Di Giandomenico, riceviamo e pubblichiamo.


LA NOTA COMPLETA
La guardia particolare giurata privata armata, con qualifica di incaricato di pubblico servizio, a pieno titolo risponde alle esigenze di sicurezza sussidiaria sia pubblica quanto privata, a differenza dei militari che dovrebbero assumere altri compiti.
Forse i politici intervenuti dimenticano che le Gpg sono dipendenti da istituti di vigilanza privata, e in quanto tali, lavoratori che hanno diritto di lavorare e non di essere posti in mobilità o addirittura licenziati.
Credo sia corretto affidare i servizi di cui trattasi agli istituti di vigilanza privati che, nel caso di specie, hanno avuto l'affidamento con una gara d'appalto.
Il Tribunale è un obiettivo sensibile che deve essere presidiato da Gpg armate in ossequio alla norma (decreto ministeriale 269/2010).


Forse con questo affidamento disposto dalle autorità, si potrà dare lavoro a molti giovani disoccupati e lasciare i militari al proprio mestiere che non è quello di una Gpg, la quale in termini di costo è sicuramente più economica per lo Stato.
 



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